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PENDOLARI&POLEMICHE, NASCE A GENOVA NUOVO COMITATO ( “CPL”)
«NESSUN RAPPORTO CON I PARTITI, VOGLIAMO SOLO ESSERE ASCOLTATI»
«Noi non vogliamo le dimissioni dell’assessore regionale Vesco, chiediamo solo di essere ascoltati in quanto pendolari i cui diritti sono stati calpestati da Trenitalia. E con la politica non abbiamo niente a che fare». A parlare è Carlo Palmieri, portavoce del «Comitato Pendolari Liguria», presentato oggi ufficialmente. «Non ci sentiamo rappresentati dagli altri comitati - ha sottolineato Palmieri - perché non vogliamo far parte di nessuna fazione politica. Non cerchiamo contrapposizioni con Vesco, semmai vorremmo incontrarlo per discutere dei nostri problemi».
Chiedono più sicurezza sui treni, puntualità, maggiore pulizie e blocco delle tariffe dei biglietti, soprattutto della Carta Tutto Treno Liguria, passata da 95 a 150 euro.
«E questa carta vale solo per 100 km. Chi ne percorre anche solo uno in più paga 250 euro - continua Palmieri -. Mi hanno scritto pendolari di Sarzana, che da Genova dista 103 km: devono pagare 100 euro in più per 3 km!». Arturo Vivaldi è un pendolare ipovedente: «Sono invisibile per Trenitalia. Non fosse per i miei colleghi che mi aiutano se devo cambiare treno, per loro non esisterei. E anche per gli altri disabili girare le stazioni Fs è un incubo». Palmieri ha poi concluso: «Ci stiamo organizzando, metteremo un rappresentante per ogni stazione Fs. Continiamo a raccogliere adesioni, siamo già a quota 89 in una sola settimana. Ormai siamo allo stremo, Trenitalia e Regione devono starci a sentire».
VESCO, RIAPRIRE TRATTATIVE SU KM CARTA TUTTO TRENO
«Potendo ragionare sulla base di un accordo in vigore e non avendo scadenze improrogabili a condizionare la trattativa, chiedo a Trenitalia di sederci di nuovo al tavolo per rivedere quanto pattuito e valutare la possibilità di un’estensione chilometrica della Carta da 150 euro»: l’assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco chiede così a Trenitalia di riaprire le trattative sul chilometraggio della «Carta tutto treno Liguria». «Mi sembra opportuno intervenire anche a favore di quei pendolari, provenienti ad esempio da Sarzana e dalla Provincia di Imperia, che per beneficiare della Carta devono spendere 250 euro invece di 150 - scrive Vesco in una nota -. Se Trenitalia è disponibile, la Regione è pronta a intervenire con altre risorse per equilibrare il costo della Carta in Liguria». «Non posso tacere però sul fatto che, ancora una volta, la Regione è l’unico Ente che, con risorse proprie, interviene per farsi carico dei problemi dei treni e cercare di mitigarli - sottolinea l’assessore -. E spiace soprattutto constatare l’assordante silenzio del Governo Berlusconi. La Regione, che dovrebbe occuparsi solo dei treni regionali, non può continuare a distrarre preziose risorse del Trasporto regionale per sostituirsi al Governo nelle materie di sua competenza».
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