marco_58 ha scritto:
http://www.treccani.it/vocabolario/modellista/
Un conto è divertirsi giocando con prodotti acquistati pronti all'uso, diverso è divertirsi costruendo o assemlbando partendo da materie prime.
Io quando faccio l'appassionato entro nella categoria del giocatore, quando costruisco diversamente sono nella categoria del modellista. Nulla vieta di essere entrambe le cose, ma nè sono cosciente e vivo, e chiamo, le due cose con coerenza.
Poi sulle riproduzioni presentate: nelle esposizioi, nelle riviste, nei forum, nei social, ecc. tante volte è meglio voltare pagina o passare oltre, unico merito la costanza dei costruttori.
Quindi, secondo il tuo pensiero il modellista-modellista vero è essenzialmente un autocostruttore, che parte addirittura dalle "materie prime" (si trafila le rotaie da solo partendo dal metallo fuso?).
Mentre chi utilizza "prodotti acquistati pronti all'uso" per scarsa o nessuna capacità manuale, o perchè non interessato ad autocostuire, o perchè sta 12 ore al giorno fuori casa per lavoro, o ha altri impegni e non avrebbe comunque il tempo di autocostuire, ma utilizza prodotti commerciali, opportunamente assemblati, elaborati, sporcati e verniciati, ecc. per fare un diorama o plastico sarebbe meno modellista, o un "giocatore" e forse neanche dovrebbe iniziare?
Non credo che la questione sia trovare delle definizioni o delle categorizzazioni, di certo se si diffondesse il pensiero nel primo caso, le ditte e il mercato fermodellistico andrebbe verso la scomparsa, e con esso il potenziale proselitismo verso nuove leve e a cascata estinzione o riduzione ad una nicchia elitaria settaria.
Leggo riviste (di reale e modellismo) anche straniere e non è il caso di "voltare pagina e passare oltre" . Specie negli ultimi tempi si trovano sempre più spesso mini o micro impianti facili da realizzare, e anche consigli su come trasformare uno start-set in un plastico, e sulle riviste della Peco (Railway Modeller, Continental Modeller) anche consigli per fare piccoli plastici con start-set o set di ampliamento di binari Setrack a sezioni (orrore!) specie in N o in H0e che in Inghlilterra sta avendo una recente grande diffusione, conosciuta come 00-9.
Periodicamente riviste anche di grande tradizione e diffusione (MIBA, Model Railroader, Hornby magazine) pubblicano speciali per principianti che vogliono cominciare (che non sono solo bambini o giovani...) e spiegano come usare prodotti basici (anche di digitale) e start-set (anche set di attrezzi e accessori) o set di binari, anche con massicciata, pur precisando regole sulla coerenza di scala ed epoca o soggetto da seguire.
Se ad un principiante o a chi vuole cominciare, o che vuole solo divertirsi e rilassarsi con un piccolo impianto (fatto bene, ma con prodotti commerciali) gli si passa il messaggio che comunque non avrà vera dignità modellistica se non usa solo flessibili Tillig o Peco o i Mein-gleis di Weinert, cod. 75, massicciata reale, accessori autocostruiti, decoder centraline Z21 o ESU, motori tortoise ecc. allora non inizierà mai e ci conteremo sempre di meno.
Durante il lockdown parecchi negozi tedeschi e austriaci hanno proposto binari e accessori e set, con forti sconti per stimolare l'attività e avere risultati in tempi relativamente brevi; Hornby in UK proponeva anche set con plastico "istantaneo" (binari, alberi, edifici, paesaggio, auto e figurini e una loco con carri molto basici, fondale ecc.) sono convinto che abbiano in qualche modo avvicinato nuovi soggetti, che poi, se stimolati e interessati, passeranno a livelli più alti o a dettagliare e rifinire prodotti base.
Io ho binari Tillig H0e e il bellissimo Peco cod 75 "Bullhead" per un microdiorama inglese, ma non tolgo dignità ai C-gleis Trix che uso come tracciato di prova o ai sezionali Setrack Peco che uso per collaudare loco in H0e e N o a chi usa i Profi-Gleis o è Märklinista (una filosofia che apprezzo) o usa i binari con massicciata che se dipinti e sporcati sono di effetto anche su un plastico.
Spero che nessuno debba leggere la treccani per capire se e quando e come deve essere un modellista, per quello ci sono le riviste, anche inglesi o tedesche, ma spero in una visione più ampia e inclusiva e rilassata e ludica, con dettaglio (di epoche e soggetto) e con meno complicazioni o difficoltà di funzionamento possibili.
saluti
Andrea Canale