proverò anche quello... Rivarossi.... così è anche sovradimensionato

gli scambi hanno tutti assolutemente cuori polarizzati

Con quel raggio minimo di curva "teoricamente" non ci dovrebbero essere problemi con nessun rotabile commerciale italiano.
Anche una gradualità delle curve, cioè la realizzazione a raggio variabile e non costante ( come del resto succede al vero ) aiuta ad una buona iscrizione in curva.
Per quanto riguarda le pendenze, aldilà del valore percentuale medio ( che poi sostanzialmente impatta sulla capacità di trazione delle loco ) l' importante è l' estrema gradualità dei cambi di livelletta. Sono, a mio avviso, i punti più delicati di un plastico. I cambi di livelletta, se possibile, sarebbe meglio realizzarli su tratto diritto, in quanto è più semplice lavorarci che su tratto curvo.
Per il resto, dato che mi par di capire che il tuo plastico sarà medio / grande, meglio deviatoi electrofrog, che insulfrog, meglio ( anche estecicamente ) deviatoi a piccolo angolo/ampio raggio che deviatoi corti.
A mio avviso il raggio minimo dei deviatoi dovrebbe essere mai sotto gli 800mm. Si potrebbe, se proprio necessario, derogare arrivando ad un minimo di 600mm solamente per scali merci o raccordi industriali, purchè si preveda che circolino solamente loco corte e carri corti.
Saluti
Stefano.

qui la descrizione della costruzione del plastico viewtopic.php?f=7&t=101664, nella parte a vista uso solo scambi tillig lunghi da 35 cm o inglesi lunghi roco, ad eccezione di pochi scambi del deposito o di salto della locomotiva dove uso scambi da 28cm (gli angoli al cuore o i raggi non me li ricordo)

i mezzi "rompiballe" mi aiuterebbero soprattutto a trovare punti dove la posa del binario non è perfetta e che magari mi è sfuggita

WOW!!!
Non credo che avrai problemi funzionali ( men che meno estetici... ) sui deviatoi !
Ora mi vado a vedere più nel dettaglio il topic sul tuo futuro plastico. Me l' ero perso...
Saluti
Stefano.