claudio.mussinatto ha scritto:
il mercato dei kit è definitivamente morto...
Ciao Claudio,
io di 582 ne ho viste due montate e nei colori "navetta".
Entrambe sono state costruite da amici che non frequentano forum e hanno dovuto lavorare un po' per costruirle ma non mi hanno raccontato di difficoltà insormontabili.
Io preferisco un'altra epoca e non conosco bene questo kit ma ne ho acquistati altri e non credo che il mercato del kit sia morto solo perché sul forum nessuno ha messo una foto di questo modello finito.
È pure vero che da noi i kit a disposizione sono in numero limitato in varietà e in prezzi, completamente diverso è il mercato inglese dove puoi acquistare carri in metallo bianco a 6,5 sterline (
http://www.5and9models.co.uk/wagons.html) e locomotive a vapore a 75 sterline (
http://www.goldenarrow.me.uk/products.htm) ma non è solo questo il punto.
Probabilmente il modellista ferroviario "medio" è meno abituato ad acquistare kit rispetto ad appassionati di altre forme di modellismo, aereo e navale in particolare, dove si trovano soprattutto modelli in scatola di montaggio, ed è meno abituato a elaborare i propri modelli.
Una trentina di anni fa io acquistavo e costruivo modelli di aerei della airfix e le parti stampate erano spesso deformate, presentavano numerose bave di stampaggio e gli incastri erano presenti in numero spesso insufficiente. Questo non mi ha impedito di costruire modelli decenti e visto il prezzo modesto delle scatole, mi ha permesso almeno di iniziare a costruire questi kit.
Sono poi passato ai modelli della hasegawa e della tamiya: stampate molto dettagliate, ottimi incastri e sbavature assenti. Per contro il prezzo era circa il triplo rispetto alle scatole airfix.
Questa è una storia abbastanza comune tra gli aeromodellisti.
Benvengano quindi anche i kit a basso costo come i citati duegi, safer e lineamodel, almeno se li compro e scopro di non essere abbastanza bravo a costruire modelli, posso diventarlo spendendo sempre poco e quando lo sarò potrò spendere tanto acquistando un kit in ottone superdettagliato.
È pure vero che si tratta di un cane che si morde la coda: il modellista non costruisce in proprio perché c'è poca varietà di modelli, talvolta solo di prezzo (e qualità) alti, e pochi accessori disponibili (mi riferisco soprattutto alle ruote e alle motorizzazioni). Per contro i fabbricanti e gli artigiani non possono rischiare di investire in un settore che potrebbe non svilupparsi mai...
Io, quando uscì la 740 HRR, scrissi un post dove chiedevo se a qualcuno sarebbe piaciuto avere di nuovo le scatole di montaggio come le vecchie RR di questo nuovo modello. Qualcuno rispose addirittura "gia' non vanno quelle di "fabbrica" e voi la volete pure in scatola di montaggio..."
Infine credo ci sia anche una questione di mentalità che, mi spiace dirlo, è tipicamente italiana: siamo talmente abituati a lamentarci da perdere di vista le cose che abbiamo.
ciao, renzo.