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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2018, 9:32 
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capolinea ha scritto:
Sono curioso di sapere quale scala di riduzione sia stata usata per il Plastico Brunetti.

Quello usato in quel momento dalla Rivarossi, 1:80


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2018, 9:38 
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Io lo vidi a Roma T.verso il 1980,ricordo solo che era presente un registratore a cassette sotto il piano del tavolo per gli annunci di stazione;non mi trattenni molto perchè all'epoca ero poco interessato al fermodellismo ed anche perchè ci capitai quasi per caso,con la mia fidanzata del tempo,che lavorava proprio alle Relazioni Aziendali FS da 3-4 anni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2018, 9:40 
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ANDREA CAVALLI ha scritto:
Grazie Antonello e Luciano delle informazioni. ..

Credo covenga salvare gli edifici ferroviari e non che riproducono l'area bolognese negli anni 60 e rifare tutto il resto ex novo se la Fondazione ė disponibile. .

Non so se questo sia possibile. Durante le riunioni alle quali partecipai si parlò di un vincolo che Brunetti impose alle FS, e cioè che il plastico doveva rimanere così, senza modifiche, come lui lo aveva costruito. Non so se poi in separata sede il dott. Brunetti, figlio del costruttore, abbia concesso lo scioglimento da questo vincolo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2018, 9:52 
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DARIO PISANI ha scritto:
Io lo vidi a Roma T.verso il 1980,ricordo solo che era presente un registratore a cassette sotto il piano del tavolo per gli annunci di stazione;non mi trattenni molto perchè all'epoca ero poco interessato al fermodellismo ed anche perchè ci capitai quasi per caso,con la mia fidanzata del tempo,che lavorava proprio alle Relazioni Aziendali FS da 3-4 anni.

La registrazione che veniva trasmessa spiegava i vari movimenti dei treni sul plastico. Poichè le velocità dei modelli nei due sensi di marcia non erano uguali, si veniva a creare uno sfasamento fra il movimento e la registrazione. Siccome le fasi dei movimenti iniziavano solo dopo l'arrivo di tutti i movimenti precedenti, consigliai di utilizzare un apparecchietto che la Philips negli anni 70 commercializzava per sincronizzare i registatori con i proiettori di diapositive. Per non complicare le cose si decise poi di inserire nelle registazioni i famosi annunci di stazione per riportare in fase audio e movimenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2018, 17:17 
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Allego alcune foto del plastico 300 treni quando ancora era esposto a Roma Termini.
Alberto49


Allegati:
30049gw.jpg
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30039cp.jpg [ 70.46 KiB | Osservato 4300 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2018, 17:27 
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
A mia impressione lo vedo molto "ispirato"al Minucciani,cioè come impianto di binari,depositi etc...

A proposito del Minucciani:più di una trentina di anni fa(1982,lavoravo come medico da pochissimo) una zia materna,sentendo dai miei che mi interessavo di treni e modelli,mi raccontò che nei primissimi anni '50,visitando la Mostra di Oltremare(Napoli),vide esposto un plastico molto grande;secondo voi poteva trattarsi di quello oppure non venne mai mosso dall'ambito FS(Termini o altro)??


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2018, 22:39 
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Località: Roma
Negli anni 50 il plastico Minucciani si trovava nel museo di Termini. In quegli anni, però, plastici di grandi dimensioni ne sono stati esposti diversi in giro per l'Italia. Ne ricordo in particolare uno esposto in Largo Argentina dove ora c'è la libreria Feltrinelli nei primi anni 50. Ci portarono con la scuola a vederlo e mi rimase impressa la nave traghetto che imbarcava un treno e lo portava dalla parte opposta di un lago con acqua vera.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: sabato 16 giugno 2018, 18:11 
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Località: Nizza - Francia
Salve a tutti,

questa mattina, dopo un ulteriore sopralluogo, l'impressione è che il plastico sia un cadavere vero e proprio. Lo stato dell'armamento dall'ultima volta è ulteriormente peggiorato, così come catenaria e scenografia.
Sono riuscito a fare una foto, per me emblematica, di come e quanto sia danneggiato l'armamento.

Allegato:
DeviatoioBrunettiRuggine.jpg
DeviatoioBrunettiRuggine.jpg [ 60.05 KiB | Osservato 4088 volte ]


Dunque chiunque abbia qualsiasi documento di quando questo plastico era in funzione, risulterà utilissimo. Inoltre ogni singolo deviatoio è stato costruito per stare proprio li dove si trova, nel senso che non vi è uniformità negli angoli e nelle geometrie dell'armamento. Sarà quindi più difficile ricostruire e rimetterlo in funzione.

Saluti
Luciano


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: sabato 16 giugno 2018, 19:14 
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Iscritto il: giovedì 27 aprile 2006, 21:15
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Località: FIRENZE
Giancarlo Giacobbo ha scritto:
Negli anni 50 il plastico Minucciani si trovava nel museo di Termini. In quegli anni, però, plastici di grandi dimensioni ne sono stati esposti diversi in giro per l'Italia. Ne ricordo in particolare uno esposto in Largo Argentina dove ora c'è la libreria Feltrinelli nei primi anni 50. Ci portarono con la scuola a vederlo e mi rimase impressa la nave traghetto che imbarcava un treno e lo portava dalla parte opposta di un lago con acqua vera.

Ho l' identico ricordo a Firenze.
Gianni de Bernardis


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: sabato 16 giugno 2018, 20:16 
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Località: roma
se il plastico è intoccabile per volontà del creatore, occorrerebbe lasciarlo "statico" almeno per quanto costruito all'epoca;

se si desidera anche movimento, forse sarebbe meglio aggiungere appositi rotabili (nuovi) con alimentazione da batterie interne e radiocomandi per farli muovere.
Per gli scambi si potrebbe decidere, caso per caso, cosa resta fisso e cosa potrebbe ancora consentire cambi di direzione.

Non sarebbe un vero ripristino, ... ma un atto di affetto verso l'artista e una mossa per destare sempre stupore nei visitatori


o no?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 7:28 
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Salve a tutti,
la butto lì: potrebbe avere senso un rifacimento integrale dell' armamento con altro di origine commerciale ?
L' intento sarebbe quello di rendere l' impianto completamente funzionante senza, pero', mutare in alcun modo l' aspetto estetico.
L' intervento non sarebbe affatto facile, sia per le dimensioni dell' impianto, sia perché molti deviatoi dovrebbero essere adattati o autocostruiti per adattarsi alle particolari geometrie. Inoltre occorrerebbe rifare completamente l' impianto elettrico.
Ulteriore vantaggio sarebbe quello che il plastico potrebbe, volendo, essere utilizzato anche da rotabili commerciali di produzione recente.
Voi che ne pensate ?
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 8:56 
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Iscritto il: giovedì 27 aprile 2006, 21:15
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Località: FIRENZE
Pietrarsa 3 giugno; da notare che la visita al museo era inserita in un tour di 3 giorni nella zona insieme a Pompei, Sorrento ecc. ed è stata decisamente apprezzata.
Gianni de Bernardis
P.S. Scusate la qualità della foto per la riduzione.


Allegati:
DSCF0016r.JPG
DSCF0016r.JPG [ 28.78 KiB | Osservato 3950 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 15:56 
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Località: Roma
bigboy60 ha scritto:
Salve a tutti,
la butto lì: potrebbe avere senso un rifacimento integrale dell' armamento con altro di origine commerciale ?
L' intento sarebbe quello di rendere l' impianto completamente funzionante senza, pero', mutare in alcun modo l' aspetto estetico.
L' intervento non sarebbe affatto facile, sia per le dimensioni dell' impianto, sia perché molti deviatoi dovrebbero essere adattati o autocostruiti per adattarsi alle particolari geometrie. Inoltre occorrerebbe rifare completamente l' impianto elettrico.
Ulteriore vantaggio sarebbe quello che il plastico potrebbe, volendo, essere utilizzato anche da rotabili commerciali di produzione recente.
Voi che ne pensate ?
Saluti
Stefano.

Questa possibilità la prospettai a chi di dovere quando partecipai alla riunione che si tenne a Roma. Indicai che per portare il plastico nelle condizioni iniziali si sarebbe dovuto smantellare tutti i binari attivi e lasciare solo quelli originali nei punti non soggetti a movimenti. Inoltre, come evidenziato, tutti gli scambi si sarebbero dovuti rifare a mano per mantenere l'originarietà del tracciato, o, in alternativa utilizzare quelli commerciali.
A questo punto venne fuori il vincolo che Brunetti pretese sull'inalienabilità e su eventuali modifiche.
Anche per quanto riguarda l'impianto elettrico, di sicuro sono convinto che quando ci misero le mani sopra in tempi successivi, sia stato totalmente stravolto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 16:34 
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Con tutto il rispetto per il lavoro dell'Autore ed il ricordo dei familiari,ma se questi desiderano che quanto realizzato sia fruibile e quindi funzionante,dovrebbero capire che,cambiare dei binari fatti con materiali "poveri" e quindi degradati dal tempo e dall'abbandono,non è mica una profanazione del lavoro fatto,semmai lo è di più-secondo me-vederlo ridotto così,anche se,come ho scritto, cio' è dovuto al tempo trascorso ed alla tipologia della materia prima utilizzata... :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 16:48 
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
DARIO PISANI ha scritto:
Con tutto il rispetto per il lavoro dell'Autore ed il ricordo dei familiari,ma se questi desiderano che quanto realizzato sia fruibile e quindi funzionante,dovrebbero capire che,cambiare dei binari fatti con materiali "poveri" e quindi degradati dal tempo e dall'abbandono,non è mica una profanazione del lavoro fatto,semmai lo è di più-secondo me-vederlo ridotto così,anche se,come ho scritto, cio' è dovuto al tempo trascorso ed alla tipologia della materia prima utilizzata... :?


Concordo con Dario.
Purtroppo le alternative sono solamente due:
-un restauro puramente estetico, che non altera alcunche' dell' esistente, ma senza possibilita' di funzionamento
-la sostituzione dell' armamento, parziale o integrale che sia, nel massimo rispetto dell' originale, ovviamente, ma che possa permettere il funzionamento.
Io che credo che anche Brunetti propenderebbe per la seconda...
Saluti
Stefano.


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