Cross e' un po' storico ed un po' poeta.
Questa volta prevale l' aspetto poetico della sua personalita'.
Sta alle corde di ognuno di noi interpretare...
Buon we
Stefano.

@ marco_58



https://www.youtube.com/watch?v=-EbmC9U_3LA

... ma, scusate, questo crosshead cosa sta cercando ?

Sono saltati gli impegni della serata, dopo cena dovrei riuscire a editare e postare la descrizione dettagliata del ciclo, sempre se nello spazio disponibile del post ci stà: temo problemi quantità di righe.

La bicicletta ha i pedali
...
e la moto fa felice il benzinaio

Ecco la descrizione del funzionamento logico del triangolo d'inversione.

Il triangolo d'inversione è quello rappresentatao dal disegno allegato.
Il punto di partenza è il vertice A, così come il punto di arrivo.
L'inversione avviene solo muovendo il veicolo secondo questa sequenza:
1- da A a B ,in marcia avanti
2- da B a C, in marcia indietro
3- da C a A, in marcia avanti.
Per ottenere questo è necessario che il triangolo abbia due zone di alimentazione (blu e verde), alimentate con polarità indipendende a seconda della necessità attraverso relè dedicati: l'alimentatore è uno solo.
E' possibile eseguire un solo ciclo, oppure più cicli all'infinito: di fatto selezionabile tra le fasi 0 e 31.
La descrizione prevede gli scambi comandati, con scambi tallonati (sconsigliato) la fase è virtuale.

La sequenza degli avvenimenti che la logica di comando deve creare e gestire è secondo queste fasi:
0 = Sistema non alimentato
1 = si posiziona la locomotiva sul binario del vertice A
2 = Si alimenta il sistema con il dedicato interruttore
3 = Si sceglie un solo ciclo o ciclo contino con il dedicato interruttore
4 = Si preme il pulsante di star
5 = Lo scambio A si predispone per il percorso A >> B
6 = Lo scambio B si predispone per il percorso A >> B
7 = La zona blu è alimentata per fare marcia avanti
8 = La zona verde è alimentata per fare marcia avanti
9 = Il veicolo parte in direzione di B
10 = Il veicolo arriva in B
11 = Il sistema rileva la presenza del veicolo in B
12 = E' tolta alimentazione a tutti i binari
13 = Inizia il conteggio del tempo di sosta in B
14 = Finisce il tempo di sosta In B
15 = Lo scambio B si predispone per il percorso B >> C
16 = Lo scambio C si predispone per il percorso B >> C
17 = La zona verde è alimentata per fare marcia indietro
18 = Il veicolo parte in direzione di C
19 = Il veicolo arriva in C
20 = Il sistema rileva la presenza del veicolo in C
21 = E' tolta alimentazione a tutti i binari
22 = Inizia il conteggio del tempo di sosta in C
23 = Finisce il tempo di sosta In C
24 = Lo scambio C si predispone per il percorso C >> A
25 = Lo scambio A si predispone per il percorso C >> A
26 = La zona verde è alimentata per fare marcia avanti
27 = La zona blu è alimentata per fare marcia indietro
28= Il veicolo parte in direzione di A
29 = Il veicolo arriva in A
30 = Il sistema rileva la presenza del veicolo in A
31 = E' tolta alimentazione a tutti i binari
32a = Se scelto un solo ciclo, il ciclo termina qui in attesta di un successivo start da pulsante
32b = Se scelto cicli all'infinito inizia il conteggio del tempo di sosta in A
33 = Finisce il tempo di sosta In A
34 = il ciclo riprende dalla fase 5.

Spegnedo il sistema, o se manca corrente, bisogna ripartire dalla fase zero.
Il sistema si può anche rendere più sicuro riconoscendo anche la posizione degli scambi, ma a questo diventa conveniente utilizzare una logica a microprocessore.

Per la gestione minima servono i materiali citati in un precedente post.
Tutta la gestione è demandata ai relè e ai temporizzatori, eventuali diodi sui binari possono servire se si vogliono anche rallentamenti e accelerazioni, o/e riconoscimento della presenza della locomotiva con sensori ad assorbimento di corrente.

Ovviamente per utilizzare questo sistema in un palstico sono necessarie delle variazioni in funzione del plastico stesso.

Per lo schema aspetto le vostre eventuali richieste.

Marco Fornaciari

OK, Marco, grazie per il tempo che ha dedicato a questo elenco.
Buona domenica

Amy

Si va bene, ma giusto per sapere, poi ti interessa lo schema o con la sola descrizione del ciclo ritieni di farcela, o i costi ti hanno fatto fermare?

A questo punto l'opinione mi è utile, perchè con questo problema ne ho rispolverato altri che giaciono dormienti e che ho sviluppato su richiesta specifica anni fa, e che sul sito non ci sono, però siamo sempre lì, hanno il loro costo e le loro necessarie conoscenze tecniche.

...
Con prodotti modellistici il ciclo è realizzabile solo complicando di parecchio lo schema (per via del tipo di relè).
Con relè da 2 € non è realizzabile se non inimo raddopiando la quantità (quindi schema più complesso) e lavorandoci per un tempo 4 volte superiore.
Alla fine se non sono 450 sono 400 €; possono essere anche 180 € di materiali, ma con una esecuzione complessa e dal funzionamento alquanto precario.

Cercavo di aiutarti.
Poiche abiti a Lienz, der Geburtsort della mia adorata Sonia, avevo deciso di regalarti quello che avevo fatto costruire per mio nipote.
Aber, angesichts des Tons in deinen Worten, roger, and out!

kein Problem. Die Sache wichtiger ist Gesundheit !

Buona domenica

Amy

Marco... ancora grazie 1000 per il tempo dedicatomi, ma non posso spendere quella cifra per quel circuito.
Grazie ancora.
Amy

Dopo aver pensato un altro po', ecco un' altra ipotesi per risolvere il problema.

Lo schema è un po' da elettronico, perchè non mostra tutti i collegamenti.
Quelli sottointesi sono da nome a nome.
Per esempio : P1 in un punto è collegato a P1 in un altro punto.

FUNZIONAMENTO :
- la locomotiva è in corrispondenza del pedale P3
- la locomotiva parte verso destra
- quando arriva al pedale P1, succedono le seguenti cose :
* è comandato K1i che inverte la trazione al tratto orizzontale
* è comandato K2a che ripristina la polarità della trazione al tratto verticale
* col relè T2 si avvia il Timer B a contare un tempo. Il timer apre subito un contatto e lo tiene aperto per il tempo B impostato
- scaduto il tempo Timer B, il relè B del timer richiude il contatto. La locomotiva riparte
- lo scambio a molla invia la locomotiva verso il tratto verticale

- quando la locomotiva arriva al pedale P2, succedono le seguenti cose :
* è comandato K2i che inverte la polarità della trazione al tratto verticale
* col relè T2 si avvia il timer B a contare un tempo. Il timer apre subito un contatto e lo tiene aperto per il tempo B impostato
- scaduto il tempo Timer B, il relè B del timer richiude il contatto. La locomotiva riparte
- lo scambio a molla invia la locomotiva verso il tratto orizzontale (verso sinistra nel disegno)

- quando la locomotiva arriva al pedale P3, succedono le seguenti cose :
* è comandato K1a che ripristina il senso di marcia avanti al tratto orizzontale
* col relè T1 si avvia il timer A a contare un tempo. Il timer apre subito un contatto e lo tiene aperto per il tempo A impostato
- scaduto il tempo T1, il relè A del timer richiude il contatto. La locomotiva riparte
- lo scambio a molla invia la locomotiva verso il tratto orizzontale

Eccetera.

Il tempo di sosta a P1 e P2 è il medesimo.
Il tempo di sosta a P3 è un altro, così lo si può impostare più lungo.
I segmenti rossi sono sezionamenti isolanti.

Non garantisco che non abbia errori o necessità di messe a punto.

Per ora mi fermo quì.
Domani lo ricontrollo per cercare eventuali errori.

Poi guarderò quali relè utilizzare, comunque, da pochi Euro. Occorre, però, stagnarli su una schedina.


Stefano Minghetti

09/11/2020 23:56 sostituito lo schema errato con quello corretto

Infatti Stefano fai bene a non garantire.

1- da come scrivi il temporizzatore al comando dovrebbe commutare e poi ricommutare a fine tempo: è una complicazione inutile, di fatto è un funzioanmento tipo temporizzatore della loce delle scale, da evitare se non indispensabile
2- il tuo circuito è basato su relè set/reset (in gergo tecnico a memoria), per cui manca il comando reset in caso di problemi, poi questi relè (salvo i Roco in alternata , quindi i diodi non funzionano) hanno tutti due contatti, e non bastano.
3- alla fine i relè necessari sono sempre una decina.
4- mancano anche altri parti del circuito.

Per fare questi circuiti, bisogna dimenticare i tipici standard elettronici e pensare da elettromeccanico a logica positiva (in elettronica spesso bisogna lavorare a logica negativa, e non c'entrano nulla: polarità della tensione, NPN o PNP).

Ho dei ritardi con gli impegni di questo periodo, mandami la tua mail che almeno ti anticipo la brutta dello schema, così ci ragioni sopra.
Vale anche per altri.
Per i non esperti, prima edito lo schema completo di descrizione ed elenco dei materiali tipici.

Per chi è in grado, o ha un amico del mestiere*, al posto dei rèlè si possono utilizzare questi apparecchi dei relè programmabili (li chiamano così), di fatto sono dei piccoli PLC destinati principalmente all'uso in ambiente civile per piccole e semplici automazioni, sono anche collegabili a PC e HMI, hanno un costo a volte inferiore al totale ei relè, e i cablaggi sono ridotti, imparare a programarli non è poi così complicato, ma serve sempre una mente matematica. Per programmarli con il PC ci vuole il suo SO, che spesso è gratis.
Sul mercato si trovano, anche a 12 Vca, forse anche 12Vcc:
- LOGO Siemens
- ZEN Omron
- Zelio Schneider
- ecc.

E c'è sempre il solito Arduino, con tutti suoi pro e contro.

*
Spesso chi usa questi apparecchi sia per iniziare sia per risparmiare (anche tanto), al primo acquisto prendono gli starter kit (esistono anche nel campo professionale), poi magari l'apparecchio allegato è insufficente per l'uso quindi avanza, dall'amico si potrebbe avere a prezzo stracciato quando non gratis.

Buongiorno e grazie a tutti e due.
Finalmente qualche cosa si sta muovendo, considerando le mie scarse conoscenze in materia. ....
Aspetto con fiduciosa pazienza il seguito.

Buona giornata

Amy