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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 9:55 
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Iscritto il: lunedì 9 ottobre 2006, 11:42
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Località: ancona
per nicvoci ciao secondo te che difetti ha il lemaco ?


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 Oggetto del messaggio: DIFETTO LEMACO?
MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 10:29 
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Iscritto il: giovedì 15 febbraio 2007, 19:35
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Località: SVIZZERA (quasi)
Sentendo il nome LEMACO, il primo difetto che mi viene in mente.. ... potrebbe essere quelle del MUTUO che sever per acquistarlo, altri non saprei... :roll: :roll: :wink:

11852 'LANDY


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 11:34 
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Iscritto il: venerdì 24 febbraio 2006, 18:26
Messaggi: 153
Località: livorno
Buona giornata a tutti. Sono stato uno dei primi a comprare questo modello, abbastanza atteso, anche perche' ai tempi ci ho pure viaggiato. Il mio "modesto" plastico curve R4-R5 Roco. R5 girella, R4 non ne vuole sapere! I tecnici ACME perentori: Sotto i 50 non se ne parla!
Ho fatto l'impossibile perche affontasse l'R4 il carrelo della rimorchiata, quello vicino alla pilota salta! Se tolgo parte dell'esterno carrello, gira!
Peccato pero' la parte carrello e' fondamentale per la bellezza stessa.
Il mio modesto parere e' che se vogliono fare un modello in ferfetta scala HO ben venga. Ben venga pero' anche il fatto che non abbiamo plastici come quello di Prato, e le nostre case non sono Buchingam-palace. Per cui, il famoso compromesso: Carrello leggermente alto? Gira? Ok, per me va bene cosi! Il "vecchio" binato Rivarossi girava anche nelle curve a gomito...! Naturalmente da detto modello sono passati 40anni, l'evoluzione c'e' stata, ma anche a discapito di chi vuol vedere girare un modello sul suo modesto plastico. Grazie per avermi letto, Alberto.


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 12:39 
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Iscritto il: mercoledì 1 febbraio 2006, 12:40
Messaggi: 2834
Località: Bracciano (Roma)
Chi sarà il primo a cimentarsi nel ricavare fiancate dei carrelli a prova di curva?
Per quanto "mozzate" saranno sempre meglio del senso di vuoto che si prova a vederlo circolare senza!!!

Luca


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 13:34 
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Iscritto il: martedì 30 gennaio 2007, 15:27
Messaggi: 326
Località: Genova/Ogliastra
Ciao ragazzi, stò leggendo i vostri commenti dall'inizio. Per ora io non ho acquistato il TEE Acme, nonostante l'abbia ordinato, ma grazie al mio negozio di fiducia, che se ordini ma poi non lo prendi, non fà problemi, non penso che lo prenderò. Aspetterò con pazienza il Roco certo che almeno, visti i modelli precendenti, tale modello riesca a circolare sui 40cm di raggio. A vederlo n fotografia sembra abbbastanza buono.
Speriamo bene.
Ciao ragazzi, buona giornata.


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 14:48 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 20:35
Messaggi: 257
Località: torino
A parziale discolpa del problema dell'inscrizione nelle curve più strette c'è da dire che il modello (e la vettura vera) hanno un interperno molto lungo. Rispetto alle 668, (che soffrono le curve strette) hanno un interperno più lungo di 28 mm, il passo dei carrelli 7 mm più lungo e delle carenature del sottocassa che limitano la rotazione del carrello.
Vedremo se nonostante queste caretteristiche Roco riuscirà a fare un modello "agile".
Emil


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 14:59 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 17:19
Messaggi: 62
Località: Piossasco (TO)
Sul sito Roco scrivono:
TEE Diesel powered rail car train ALn 442/448 „Mediolanum“

Model of the powered rails car train that was used as TEE between Milan and Munich.
Recommended minimum radius R3 (r = 434,5 mm).
Perciò si prospetta un modello da plastico.

Ciao
Franco


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 15:12 
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Nome: carlo borra
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 17:38
Messaggi: 1378
Forse e' nella natura del 'forum' ma ho notato che parecchi fermodellisti tendono ad assumere atteggiamenti un po' "talebani" . Considerando che stiamo parlando di piccole produzioni (quasi artigianali viste le tirature) di modelli ferroviari, ci puo' anche stare qualche errore o svista piu' o meno appariscente. Non me la sento neppure di criticare la 'fretta' di consegnare un certo modello per bruciare la concorrenza trattandosi di prassi consolidata nel mondo del commercio.

Io credo che sia piu' importante l'atteggiamento del fornitore una volta segnalate le magagne. Se si impegna a sistemarle e ad offrire una soluzione accettabile agli utenti che hanno acquistato i modelli difettosi, credo che si possa essere soddisfatti.

Tanto per essere piu' chiari, il TEE ACME mostra una notevole cura nello stampo e nella realizzazione dei particolari, infatti piu' o meno tutti sono d'accordo che il colpo d'occhio e' notevole. Quindi si puo' escludere un approccio superficiale da parte di ACME. Penserei piu' ad una insufficiente esperienza di chi ha progettato le soluzioni costruttive e/o ad uno scarso controllo qualita' presso il fabbricante cinese.

In ogni caso qui' dalle mie parti abbiamo congelato gli ordini per dare modo al negoziante di segnalare i problemi ad ACME e riconsegnare i prodotti difettosi. Il messaggio e' chiaro: VI DIAMO LA POSSIBILITA' DI RIMEDIARE PERCHE' IL MODELLO CI PIACE MA NON LO ACCETTIAMO COSI' DIFETTATO. A VOI LA PALLA.

Saluti
Carlo

PS: ovviamente siamo tutti in attesa di vedere anche il modello ROCO e fare la ns. scelta oculata visto che, a parte pochi fortunati, siamo costantemente in "riserva" e dobbiamo centellinare il "carburante" per arrivare a fine mese (ragazzi parlo per me, non voglio offendere nessuno..)


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 16:57 
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Iscritto il: lunedì 9 ottobre 2006, 11:42
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Località: ancona
ciao dario e grazie della risposta ,allora ho sotto il naso mf n°226 (speciale tee breda) e TT 204-206 ,utili per fare confronti con il reale anche per chi ha preso acme e naturalmente il modello lemaco ,pare proprio che tu abbia ragione, questa delle custodie lunghe dei respingenti è proprio una pecca ricorrente , vedi le vaporiere micrometak. peccato davvero ... ora sto montando gli scambi tillig lunghi (284mm )perchè sui peco 12° svia speriamo bene ...

per alby 53 non è che ci racconti qualche impressione di viaggio tu che hai potuto viaggiarci ,io il modello RR me lo sognavo quando andavo alle medie , nel 76' costava 50000 lire....mi sa che devo fare un pellegrinaggio al MST


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 19:26 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 19:59
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Località: roma
Eccomi, aln, ecco la mia personale opinione:

- cornice del parabrezza che 'appesantisce' lo stesso
- respingenti
- griglie laterali quasi invisibili
- colore troppo 'muso di cane' svizzero-olandese

Questo è quanto ma, come dicevo prima, per me il TEE è oggetto di culto e non mi interessano i difetti, bensì la sua essenza e il suo fascino, specialmente se si tratta del Binato Breda...

Un saluto
Nicola


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 20:49 
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Località: Roma
Grazie Cortez. Oggi smanettando il blocchetto ho risolto il problema, non sembra deformato, ma forse lo è di quel poco che fa urtare gli assi sui supporti se non ben posizionato. Comunque alla soluzione BB ci sto pensando da un po', anche perchè con la trasmissione originale non riesce a trainare nemmeno la rimorchiata.


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 20:57 
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pesitalia ha scritto:
Tanto per essere piu' chiari, il TEE ACME mostra una notevole cura nello stampo e nella realizzazione dei particolari, infatti piu' o meno tutti sono d'accordo che il colpo d'occhio e' notevole. Quindi si puo' escludere un approccio superficiale da parte di ACME. Penserei piu' ad una insufficiente esperienza di chi ha progettato le soluzioni costruttive e/o ad uno scarso controllo qualita' presso il fabbricante cinese.

Sono anni che ACME produce modelli esteticamente quasi perfetti ma dal funzionamento scadente. Perchè?
Perchè se fai un modello brutto che funziona bene non te lo compra nessuno, (vedi alcuni Hornby invenduti neanche a prezzi bassi) mentre se fai un bel modello che gira male lo vendi lo stesso.

Insomma una ditta attentissima per ciò che frutta (fedeltà estetica, versioni con tante varianti, Acmepoint, prezzi alti, produzione in cina ) e cieca per gli aspetti che non hanno un ritorno (Funzionamento, servizio ricambi)
pesitalia ha scritto:
Penserei piu' ad una insufficiente esperienza di chi ha progettato le soluzioni costruttive e/o ad uno scarso controllo qualita' presso il fabbricante cinese.

Le meccaniche Hornby le fanno in cina (e le progettano li) il problema non è la qualità che risulta, ma quella che viene fissata come obiettivo finale.

Ciao, Emil


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 22:56 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:00
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Per EMIL :Francamente rimango un attimo interdetto quando sento dire che sono anni che ACME produce Loco esteticamente valide ma con meccaniche scadenti.Ma chi l'ha detto! Ogniuno si prenda le proprie responsabilità di ciò che dice e scrive.Citando una rivista di settore a caso, TT che prendo in seria considerazione si direbbe il contrario,quindi possiamo anche lasciarla in edicola tanto c'è chi ne sa più degli amici della DUEGI(era una battuta).Giustamente come punto di riferimento a livello meccanico di produzione industriale si è sempre preso in alta considerazione ROCO ,be lasciami dire che la 402 A e sopratutto la Prototipo non è da meno,e anche la 464 fa la sua porca figura .un pò meno il COCO D 461 ma sorvoliamoci un pò sopra perchè era il primo modello prodotto dalla casa milanese.Sul Binato si è innaugurato un nuovo tipo di soluzione meccanica al momento inedida all'ACME ,come ho scritto qualche pagina dietro ,mi lascia un attimo perplesso ,e qui parlo a titolo personale (e non voglio influenzare nessuno)in quanto prevenuto su questo tipo di disposizione meccanica ,dovuta di riflesso ad un ricordo poco piacevole delle trasmissioni a cinghia di JOUEF e Rivarossi su alcune loco a vapore tedesche.Per HRIVAROSSI è l'uovo di colombo ,prova ad aprire i carterini dei carrelli motore ? che ci trovi ,la stessa meccanica e gli stessi ingranaggi alle ruote a modulo 5 della vecchia produzione ,dove sta il trucco?prova a pensarci.Saluti Daniele


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MessaggioInviato: mercoledì 13 giugno 2007, 23:45 
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Cita:
Le meccaniche Hornby le fanno in cina (e le progettano li) il problema non è la qualità che risulta


questa affermazione non mi risulta corretta. Sei sicuro della seconda parte?


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MessaggioInviato: giovedì 14 giugno 2007, 16:15 
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Ho parlato di funzionamento e non di meccanica perchè il problema non sono i motori ma la circolazione nelle curve e scambi, difetto che è presente sui rotabili a cassa lunga, e parliamo di carrozze, praticamente tutte. Non sono certo l'unico che lamenta problemi nelle curve più strette. Devo dire che esteticamente sono fatte tutte benissimo (carrelli a parte) e le ho prese per questo, lasciate in vetrina in attesa di modificare alcuni punti del plastico dove altre vetture circolano benissimo. Spesso anche i ganci danno problemi, non si agganciano a causa della repulsione dei respingenti che non fanno avvicinare abbastanza i ganci.

Le meccaniche Hornby sono ben diverse dalle vecchie, gli ingranaggi girano su alberini metallici. Sulle ultime 668 il cardano è telescopico, non mi sembra sia così sulle vecchie lima. I motori sono diversi.
Se poi il modulo degli ingranaggi è lo stesso (non 5, che significa dente standard alto 11.25 mm) non credo che i meriti vadano dati alla vecchia gestione.


Se a Benedetto risulta che le meccaniche vengano progettate in inghilterra mi fido, non credo che questo giutifichi la difficoltà di Acme di fare in cina delle carrozze che stiano sui binari.

Emil


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