A proposito del 626 acme con maglia sganciabile deposito di Salerno perche' non fare la stessa macchina che negli anni 70 e 80 effettuava la spinta in coda per la galleria peloritana alla stazione di Rometta Messinese?
Ricordo che i treni si fermavano presso questa piccola stazione dove si vedeva pronta una 626 che si metteva alla coda del treno e lo spingeva sino quasi all'uscita della galleria,dove avveniva lo sganciamento della maglia sganciabile.
I treni che varcavano lo stretto per il continente erano gli espressi per Milano, il Venezia Brennero ed il treno del Sole per Torino,tutti al traino di E 636 e 646 con composizioni robuste di materiale ordinario(vari tipi di carrozze x,vetture letto e cuccette).Soltanto dopo l'inaugurazione della nuova galleria peloritana con un tracciato ad una quota piu' favorevole e con le locomotive del gruppo 656,venne eliminata la spinta in coda.

Credo che dovrebbe essere un modello commissionato da un noto negozio di Salerno o dintorni per cui ha scelto una macchina della zona di esercizio.

RF

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Il 626 veniva usato in spinta anche sulla Torino/Asti a Villafranca d'Asti
Saluti

Quella in questione è quella di Vallo della Lucania?

La e626 313 proposta da ACME/Model Center è assegnata al dep. di Salerno e ha fatto servizio sia a Vallo della Lucania, sia ad Agropoli.

il 626 veniva usato in spinta anche ad Ancona per salire a Passo Varano, in testa c'era la poderosa 746, anni 50

Ammettendo la mia totale ignoranza in merito: qualcuno mi potrebbe spiegare nel dettaglio come funziona questa maglia sganciabile?
Grazie in anticipo a chi mi risponderà.
Ciao
Massimo

https://scalaenne.wordpress.com/2015/07 ... anciabile/

A questo indirizzo, tutto viene spiegato molto bene.
È presente anche un filmato.
Sono riportate le linee dove veniva utilizzata.

Quindi dal punto di vista del modello inedito, ovvero rispetto a quello di serie intendo, si tratta di avere:
1) un gancio modificato sul pancone;
2) un filo che parte dal gancio e arriva alla porta della cabina;
3) una tabella a righe oblique bianco/rosso su gancio posteriore;
4) aggiornamento del numero di servizio della macchina

Ho capito giusto?
Grazie

ciao dovrebbe essere come tu dici, quello che tu hai detto è quello che dovremmo aspettarci, aspettiamo il modello e vedremo.

Corretto ...

Basterebbe avere un poco di manualità e gli aggiuntivi giusti per personalizzare un qualunque E626 (compatibile per epoca e numerazione) di quelli già in collezione.

Dopodichè, modello o elaborazione, quale può essere l'utilizzo?
Mi viene in mente solo:
- simulazione del servizio di spinta (senza aggancio reale)
- praticamente statica su un tronchino del plastico o diorama
- vetrina

Ma per chi non è così sofisticato nel simulare solo l'impiego reale, per chi la impiega su un plastico può
benissimo farla circolare in trazione di un convoglio utilizzando l'altro gancio togliendo ovviamente
il cartello di fine convoglio.
Diamine è pur sempre un gioco costoso e con rotabili sempre più in perfetta scala, ma sempre un gioco
resta.
Saluti

in effetti! Ma allora che senso avrebbe acquistare una serie limitata per metterla in composizione come una qualsiasi altra macchina.
Penso che sia destinata al pubblico dei collezionisti (mio parere personale), anche perchè l'operatività è stata limitata a poche zone di valico sul territorio nazionale.
Ciao, buoni treni a tutti

Acme ha fatto il miracolo.
È riuscita a riprodurre un modello che si comporta diversamente in base al Forum in cui se ne parla!
Qui è un modello statico o da vetrina (quindi si sottointende inutile) da altre parti è invece foriero di grande divertimento perché "con una "molto" sapiente regolazione dei decoder viaggerebbe in spinta in coda (senza aggancio modellistico ... respingente contro respingente, possibile con raggi di curvatura veramente ampi) ... quindi, passato il culmine, rallentamento, fermata e ritorno sul binario illegale (come accadeva al vero in vari punti della rete italiana).
Ovviamente su un plastico adeguatamente grande avremo solo i punti salienti a vista (es. tronchino di ricovero nella stazione a valle, un pezzo della rampa e la zona del culmine), il resto nascosto da gallerie o boschi)."