Trovare pezzi già pronti, da collegare frà loro, per ottenere quello che ci si prefigge, non è sbagliato ma bisogna vedere se sono sufficienti.
Fare una stella automatica implica due funzioni per le quali non mi risulta ci siano circuitini già pronti all' uso :
- far comandare lo scambio al sistema che inverte la marcia : non difficilissimo, ma richiede un po' di capacità
- far rallentare la locomotiva fino al paraurti, senza che sbatta e senza che si fermi di colpo : questo richiede una regolazione di velocità asservita, di non facile realizzazione
A questo si aggiunge il fatto che i comandi a pedale possono risentire della tensione presente sul binario. Se la locomotiva và piano, come logico su una stella di inversione, occorre un sistema un po' più elettronico, tipo fotoaccoppiatori. Così, però, si và sù cose da progettare e realizzare.
Viste le difficoltà, rivoltandomi come un gatto, mi è venuta un' altra idea, consistente in un diverso approccio.
Nella realtà esistono ancora piattaforme girevoli, tuttora funzionanti a servizio di depositi. Quelle degli impianti più trafficati sono state automatizzate.
Di stelle di inversione ancora in uso, invece, me ne vengono in mente veramente pochine (una, Malles Venosta), ma nessuna è stata automatizzata. Richiederebbe un piccolo ACEI, piccolo, ma costoso.
Allora la mia idea è di automatizzare la sequenza scambi ed alimentazioni, ma lasciare all'operatore come se guidasse la locomotiva vera.
Ti può essere utile questo ?
viewtopic.php?f=7&t=61978&hilit=triangolo+di+inversione&start=0Stefano Minghetti