Nota: rispondo quotando per velocità e chiarezza espositiva, non è un attacco personale, so benissimo che è una cosa antipaticissima, non è mia intenzione fare l'antipatico, si sta chiacchierando al bar.
despx ha scritto:
Che dire Bomby, io e te, come altri, abbiamo idee differenti della stessa cosa ma che coincide sempre sullo stesso fine, rilassarsi, divertirsi e....staccare la spina per mezzora.
Pienamente d'accordo.Tu dici che divertirsi a realizzare un plastico poco curato e non rispondente alla realtà ferroviaria non è fermodellismo? Ma allora se uno si costruisce un aereo di fantasia e lo tiene sulla libreria e non lo fa mai volare non è un aeromodellista?
Nel caso dell'aereo dipende... E io di aerei non capisco un tubo!
Per la prima parte della fase se tu dici che è poco curato allora ti rispondi da te. Se poi non aderisce alla realtà ferroviaria, ma è quantomeno gradevole all'occhio, allora è un bel fer-presepe, chiamiamolo così. Nulla di negativo. Io mi ci son divertito per anni a costruire presepi, oltretutto senza neppure essere credente! Diciamo che usavo l'occasione per provare le tecniche che prima o poi metterò in pratica per il futuro ed ipotetico plastico... E, a scanso di equivoci, non vedo nulla di male nemmeno nei fer-presepi, se si è consci di averne realizzato uno. Magari attraverso un confronto con opere più evolute (o attraverso lo studio) si può migliorare, e le tecniche imparate sono sempre quelle!
Poi, a mio modo di vedere, a far cose realistiche che a fare cose di pura fantasia ci vuole lo stesso tempo e ci si diverte uguale, basta solo perdere qualche minuto in più per guardarsi due foto o farsi un giro in stazione.
Ciò a cui mi riferisco sono le zampe di ragno della linea aerea alternate in curva o tutte nello stesso verso in rettilineo, i picchetti per la verifica dell'inclinazione in curva posti in rettilineo, una curva non preceduta da raccordo parabolico: cose semplici, di cui si trovano millemila descrizioni e foto, ma che troppe volte si vedono errate.A me pare che stai cercando dei cavilli da Azzecca garbugli per giustificarti. Fermodellismo vuol dire Modellismo Ferroviario, cioè divertirsi con i treni come Aeromodellismo vuol dire altrettanto con gli aerei. Ergo, se io amo i treni, mi compro un set con rotaie e convoglio, li monto sul tavolo e ci faccio correre i trenini in tanto magari, mi sfoglio TT e mi immagino alla guida del treno che sta correndo sul tavolo cosa sono? Un Fer-eretico?
No, ti stai divertendo a giocare con i treni. Non lo chiamo proprio fermodellismo.Dai, come ho scritto sopra lasciamo che ognuno abbia la sua idea del fermodellismo e che la pratichi in serenità se poi mette un convoglio USA su una linea alpina europea o impazzisce per far marciare senza svii un convoglio Proto87 ma che lo faccia se gli piace, l'importante, e qui mi rifaccio al titolo del topic, è che questo hobby sopravviva alle mode più idiote e coglione (vedi Pokemon Go et simila) e sia longevo il più possibile!
Senza dubbio!
Ti evito quella di due colleghi ingegneri elettronici (anzi, uno ha mollato per studiare nonhoancorabencapitocosadiinutile in inghilterra) l'altra sera a una festa di laurea che sono spariti per venti minuti a caccia di Pokemon. Che tristezza.
Però anche vedere un quarant-(vent-/trent-/cinquant-/sessant-/settant-/ottant-/eccetera-)enne che si diverte un mondo guardando girare dei trenini sull'ovale...
Però anche guardare un quarantenne (eccetera) tutto assorto barcamenarsi con orari e treni -comandati da lui tramite apparecchiature degne della NASA- che a suo dire sono in ritardo, mentre conta i rivetti dell'ultima locomotiva uscita in commercio...
Insomma, si gioca comunque ed alla fine questo è. L'importante è che ci si diverta. Però ritengo essere più costruttivo se oltre al divertimento ci si mette dentro anche un arricchimento culturale. Altrimenti si spende meno a cacciare pokemon!
Buona serata.
Despx
pippo48 ha scritto:
La mia visione e pensiero in merito: questo hobby ha, come altre branchie del modellismo, i due aspetti noti: quello statico e quello dinamico.
In quello statico è indubbio la caratteristica fondamentale della precisione del dettaglio e di conseguenza l'esattezza della conformità in scala del modello. Più articolato è il discorso quando si passa all'aspetto dinamico perché intervengono molti fattori che possono allontanare il concetto di massimo rispetto in scala
della realtà e non per questo si deve reputare colui che non si attiene scrupolosamente alle norme e alle regole canoniche in questione non un fermodellista.
Qui forse mi sono spiegato male, lo sapevo! E' ovvio e naturale che una riproduzione dinamica comporta per forza di cose delle alterazioni rispetto alla realtà. Un conto è un'alterazione per adattarsi alle condizioni disponibili (vedi binari di incrocio di lunghezza ridotto, distanze tra segnali e punti protetti ultra-compresse, ecc.), un altro conto è realizzare qualcosa di irrealistico (vedi esempi sopra, a cui aggiungo: portale con due segnali entrambi a vela quadra, a meno di eccezioni, una cosa mai vista!)
Molti anni fa insieme ad altri due amici appassionati, avendo spazio, denaro ed esperienza nell'esecuzione di plastici maturata nel corso di anni ne abbiamo costruito uno elaborando tutto quanto fosse realisticamente inerente ad una linea ferroviaria (purtroppo a quei tempi solo analogico privandoci degli effetti reali odierni del digitale): potevamo allora definirci veri fermodellisti.
Passa il tempo e causa vicissitudini varie, pur di mantenere la passione per i trenini, con poco spazio a disposizione faccio un plastico dove di reale in scala sono solo (o quasi) i rotabili (es., raggi di 360 con tracciati irrealistici, stazione e passaggio a livello in curva ecc.). Certo che mi diverto ancora con manovre, composizioni di convogli, itinerari programmati ma allora in questo caso però non sono più da considerato un fermodellista? Prima si ora no? Troppo limitata la visione sopra riportata del vero fermodellista.
Ecco, hai sbagliato il punto di vista. Non conosco le tue opere, ma a parte i raggi da 360 evitabili più che altro per evitare guai "meccanici" con i moderni rotabili in commercio, non vedo nulla che esuli dal vero fermodellismo. Non ho detto che tutti si deva fare proto87, io per primo non ne ho il coraggio anche se mi piacerebbe. Ci sono impianti minuscoli e ultracompressi ma in cui tutto ha una logica, e che sono eserciti in modo realistico!
Saluti