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 Oggetto del messaggio: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 25 luglio 2016, 18:57 
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Ritengo sia più opportuno continuare qui le discussioni partite sul topic di davscarna sul futuro del fermodellismo. Argomento comunque interessante e su cui il dibattito internazionale è vivo.

NOTA: se i moderatori vogliono spostare qui gli interventi apparsi nell'altro thread, forse si agevola la lettura di entrambi i topic, io mi sono preso la libertà di aprire questo.

Dico la mia.

Secondo me, il fermodellismo deve prendersi un po' più sul serio. Senza essere seriosi.

Spiego: si dovrebbe conseguire una maggiore accuratezza, perseguire un maggiore studio rispetto alla ferrovia reale. Senza scordarsi che il fermodellismo è un passatempo ludico, che si fa quando si ha tempo e se se ne ha voglia, non è necessario fissarsi dei limiti temporali. Anche se qualche teorico americano -si sa che loro sono schematici!- pensa sia utile definire una to-do list, una lista delle cose da fare con una definizione delle tempistiche, e non mi trova in completo disaccordo.
Non dico si debba necessariamente andare subito ad inseguire la perfezione assoluta del proto87, anche se ammetto che quando guardo un qualsiasi plastico proto87 e poi guardo anche uno dei più bei plastici costruito seguendo le più normali norme NEM, la differenza si nota, eccome. Il problema è che in molti casi, non si seguono neppure le norme NEM!
Prima di tutto è necessario comprendere come funziona la ferrovia reale, perchè è fatta e funziona così, cosa che di solito non si fa. Questo dovrebbe essere fatto prima di iniziare l'ideazione di un qualsiasi nuovo impianto, dal più piccolo al più vasto: troppo spesso si notano dettagli, magari ben realizzati in sè per sè, buttati a casaccio, senza nessuna corrispondenza con il reale. In molti casi sarebbe stato più che sufficiente non dico studiarsi i regolamenti o documentarsi in rete, ma andare nei pressi di una qualsivoglia ferrovia e osservare.
Qualsiasi gioco, per essere un bel gioco, si deve basare sulle regole e sull'attenta osservazione delle stesse. Non è che perché è un gioco e io mi diverto così, che le regole le si alterano. E' come se si pretendesse di giocare a calcio in 15 contro 15: potrebbe pure essere divertente, ma non è più calcio, è un altro gioco.

Qual è la definizione del fermodellismo? Da wikipedia branca del modellismo che si occupa della costruzione di riproduzioni in scala ridotta di ferrovie, di rotabili e di tutto ciò che ha attinenza diretta o indiretta con essi. Quindi anche le norme che al vero regolano (o regolavano) il funzionamento delle ferrovie. Con i dovuti e necessari adattamenti, ovvio.


Poi se a uno piace buttare giù i binari, piazzarci sopra dei modellini a caso e farli girare, questo è indubbiamente divertente, degno di rispetto e quant'altro. Ma non raccontiamoci delle favolette: non è fermodellismo.
Cosa è fermodellismo? Mi prendo un impianto, anche di fantasia, definisco un'epoca temporale più o meno precisa e cerco di dargli l'aspetto come se fossi nella data epoca. E quando uso il plastico cerco di rispettare i regolamenti in vigore e il genere di orari esistenti nel periodo storico prescelto. Poi la precisione può essere più o meno ampia, la riproduzione più o meno raffinata in base all'esperienza, alle capacità e alle conoscenze. Tutte e tre cose che nel corso del tempo dovrebbero affinarsi sempre più.

Ecco, oggi ho fatto due discorsi sul futuro dei miei hobby preferiti il cui futuro è sempre meno limpido. L'ultimo Tour de France m'ha messo una depressione!


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 25 luglio 2016, 19:53 
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Nome: Giuseppe Randazzo
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Bomby:
Cita:
L'ultimo Tour de France m'ha messo una depressione!


... e siamo in due... :(
L'ho seguito solo a scopo didattico per le vedute aeree... per il resto no comment!

E quindi... fermodellismo (serio o meno che sia!) come antidepressivo a piene mani,


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 25 luglio 2016, 20:12 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Che dire Bomby, io e te, come altri, abbiamo idee differenti della stessa cosa ma che coincide sempre sullo stesso fine, rilassarsi, divertirsi e....staccare la spina per mezzora.
Tu dici che divertirsi a realizzare un plastico poco curato e non rispondente alla realtà ferroviaria non è fermodellismo? Ma allora se uno si costruisce un aereo di fantasia e lo tiene sulla libreria e non lo fa mai volare non è un aeromodellista?
A me pare che stai cercando dei cavilli da Azzecca garbugli per giustificarti. Fermodellismo vuol dire Modellismo Ferroviario, cioè divertirsi con i treni come Aeromodellismo vuol dire altrettanto con gli aerei ergo se io amo i treni, mi compro un set con rotaie e convoglio, li monto sul tavolo e ci faccio correre i trenini in tanto magari, mi sfoglio TT e mi immagino alla guida del treno che sta correndo sul tavolo cosa sono? Un Fer-eretico? :lol:
Dai, come ho scritto sopra lasciamo che ognuno abbia la sua idea del fermodellismo e che la pratichi in serenità se poi mette un convoglio USA su una linea alpina europea o impazzisce per far marciare senza svii un convoglio Proto87 ma che lo faccia se gli piace, l'importante, e qui mi rifaccio al titolo del topic, è che questo hobby sopravviva alle mode più idiote e coglione (vedi Pokemon Go et simila) e sia longevo il più possibile! :wink:

Buona serata. :D
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 25 luglio 2016, 20:24 
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Iscritto il: martedì 4 marzo 2014, 12:03
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La mia visione e pensiero in merito: questo hobby ha, come altre branchie del modellismo, i due
aspetti noti: quello statico e quello dinamico. In quello statico è indubbio la caratteristica
fondamentale della precisione del dettaglio e di conseguenza l'esattezza della conformità in
scala del modello. Più articolato è il discorso quando si passa all'aspetto dinamico perché
intervengono molti fattori che possono allontanare il concetto di massimo rispetto in scala
della realtà e non per questo si deve reputare colui che non si attiene scrupolosamente
alle norme e alle regole canoniche in questione non un fermodellista .
Molti anni fa insieme ad altri due amici appassionati, avendo spazio, denaro ed esperienza
nell'esecuzione di plastici maturata nel corso di anni ne abbiamo costruito uno elaborando
tutto quanto fosse realisticamente inerente ad una linea ferroviaria (purtroppo a quei tempi
solo analogico privandoci degli effetti reali odierni del digitale):potevamo allora definirci
veri fermodellisti. Passa il tempo e causa vicissitudini varie, pur di mantenere la passione per
i trenini, con poco spazio a disposizione faccio un plastico dove di reale in scala sono solo(o quasi)
i rotabili (es.,raggi di 360 con tracciati irrealistici ,stazione e passaggio a livello in curva ecc.)
Certo che mi diverto ancora con manovre, composizioni di convogli, itinerari programmati ma
allora in questo caso però non sono più da considerato un fermodellista? Prima si ora no?
Troppo limitata la visione sopra riportata del vero fermodellista.
Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 25 luglio 2016, 21:26 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Nota: rispondo quotando per velocità e chiarezza espositiva, non è un attacco personale, so benissimo che è una cosa antipaticissima, non è mia intenzione fare l'antipatico, si sta chiacchierando al bar.

despx ha scritto:
Che dire Bomby, io e te, come altri, abbiamo idee differenti della stessa cosa ma che coincide sempre sullo stesso fine, rilassarsi, divertirsi e....staccare la spina per mezzora.

Pienamente d'accordo.

Tu dici che divertirsi a realizzare un plastico poco curato e non rispondente alla realtà ferroviaria non è fermodellismo? Ma allora se uno si costruisce un aereo di fantasia e lo tiene sulla libreria e non lo fa mai volare non è un aeromodellista?

Nel caso dell'aereo dipende... E io di aerei non capisco un tubo! :mrgreen: Per la prima parte della fase se tu dici che è poco curato allora ti rispondi da te. Se poi non aderisce alla realtà ferroviaria, ma è quantomeno gradevole all'occhio, allora è un bel fer-presepe, chiamiamolo così. Nulla di negativo. Io mi ci son divertito per anni a costruire presepi, oltretutto senza neppure essere credente! Diciamo che usavo l'occasione per provare le tecniche che prima o poi metterò in pratica per il futuro ed ipotetico plastico... E, a scanso di equivoci, non vedo nulla di male nemmeno nei fer-presepi, se si è consci di averne realizzato uno. Magari attraverso un confronto con opere più evolute (o attraverso lo studio) si può migliorare, e le tecniche imparate sono sempre quelle!

Poi, a mio modo di vedere, a far cose realistiche che a fare cose di pura fantasia ci vuole lo stesso tempo e ci si diverte uguale, basta solo perdere qualche minuto in più per guardarsi due foto o farsi un giro in stazione.

Ciò a cui mi riferisco sono le zampe di ragno della linea aerea alternate in curva o tutte nello stesso verso in rettilineo, i picchetti per la verifica dell'inclinazione in curva posti in rettilineo, una curva non preceduta da raccordo parabolico: cose semplici, di cui si trovano millemila descrizioni e foto, ma che troppe volte si vedono errate.


A me pare che stai cercando dei cavilli da Azzecca garbugli per giustificarti. Fermodellismo vuol dire Modellismo Ferroviario, cioè divertirsi con i treni come Aeromodellismo vuol dire altrettanto con gli aerei. Ergo, se io amo i treni, mi compro un set con rotaie e convoglio, li monto sul tavolo e ci faccio correre i trenini in tanto magari, mi sfoglio TT e mi immagino alla guida del treno che sta correndo sul tavolo cosa sono? Un Fer-eretico? :lol:

No, ti stai divertendo a giocare con i treni. Non lo chiamo proprio fermodellismo.

Dai, come ho scritto sopra lasciamo che ognuno abbia la sua idea del fermodellismo e che la pratichi in serenità se poi mette un convoglio USA su una linea alpina europea o impazzisce per far marciare senza svii un convoglio Proto87 ma che lo faccia se gli piace, l'importante, e qui mi rifaccio al titolo del topic, è che questo hobby sopravviva alle mode più idiote e coglione (vedi Pokemon Go et simila) e sia longevo il più possibile! :wink:

Senza dubbio!

Ti evito quella di due colleghi ingegneri elettronici (anzi, uno ha mollato per studiare nonhoancorabencapitocosadiinutile in inghilterra) l'altra sera a una festa di laurea che sono spariti per venti minuti a caccia di Pokemon. Che tristezza.

Però anche vedere un quarant-(vent-/trent-/cinquant-/sessant-/settant-/ottant-/eccetera-)enne che si diverte un mondo guardando girare dei trenini sull'ovale... :mrgreen:

Però anche guardare un quarantenne (eccetera) tutto assorto barcamenarsi con orari e treni -comandati da lui tramite apparecchiature degne della NASA- che a suo dire sono in ritardo, mentre conta i rivetti dell'ultima locomotiva uscita in commercio... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Insomma, si gioca comunque ed alla fine questo è. L'importante è che ci si diverta. Però ritengo essere più costruttivo se oltre al divertimento ci si mette dentro anche un arricchimento culturale. Altrimenti si spende meno a cacciare pokemon!


Buona serata. :D
Despx

pippo48 ha scritto:
La mia visione e pensiero in merito: questo hobby ha, come altre branchie del modellismo, i due aspetti noti: quello statico e quello dinamico.
In quello statico è indubbio la caratteristica fondamentale della precisione del dettaglio e di conseguenza l'esattezza della conformità in scala del modello. Più articolato è il discorso quando si passa all'aspetto dinamico perché intervengono molti fattori che possono allontanare il concetto di massimo rispetto in scala
della realtà e non per questo si deve reputare colui che non si attiene scrupolosamente alle norme e alle regole canoniche in questione non un fermodellista.

Qui forse mi sono spiegato male, lo sapevo! E' ovvio e naturale che una riproduzione dinamica comporta per forza di cose delle alterazioni rispetto alla realtà. Un conto è un'alterazione per adattarsi alle condizioni disponibili (vedi binari di incrocio di lunghezza ridotto, distanze tra segnali e punti protetti ultra-compresse, ecc.), un altro conto è realizzare qualcosa di irrealistico (vedi esempi sopra, a cui aggiungo: portale con due segnali entrambi a vela quadra, a meno di eccezioni, una cosa mai vista!)

Molti anni fa insieme ad altri due amici appassionati, avendo spazio, denaro ed esperienza nell'esecuzione di plastici maturata nel corso di anni ne abbiamo costruito uno elaborando tutto quanto fosse realisticamente inerente ad una linea ferroviaria (purtroppo a quei tempi solo analogico privandoci degli effetti reali odierni del digitale): potevamo allora definirci veri fermodellisti.
Passa il tempo e causa vicissitudini varie, pur di mantenere la passione per i trenini, con poco spazio a disposizione faccio un plastico dove di reale in scala sono solo (o quasi) i rotabili (es., raggi di 360 con tracciati irrealistici, stazione e passaggio a livello in curva ecc.). Certo che mi diverto ancora con manovre, composizioni di convogli, itinerari programmati ma allora in questo caso però non sono più da considerato un fermodellista? Prima si ora no? Troppo limitata la visione sopra riportata del vero fermodellista.

Ecco, hai sbagliato il punto di vista. Non conosco le tue opere, ma a parte i raggi da 360 evitabili più che altro per evitare guai "meccanici" con i moderni rotabili in commercio, non vedo nulla che esuli dal vero fermodellismo. Non ho detto che tutti si deva fare proto87, io per primo non ne ho il coraggio anche se mi piacerebbe. Ci sono impianti minuscoli e ultracompressi ma in cui tutto ha una logica, e che sono eserciti in modo realistico!


Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 25 luglio 2016, 21:38 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
Messaggi: 668
io mi sono già espresso nel mio topic, sta di fatto che si tratta di interpretazioni diverse dello stesso fenomeno. Una regola si definisce tale perchè cerca di vincolare una soggettività plurima ad un canone oggettivo ed obiettivo per tutti (vedasi le norme NEM). Il problema compare laddove si ha un'opinione divergente sul significato etico di regola/regolamento e, sopratutto, se non si considerano certi documenti delle vere e proprie "regole di cieca sottomissione", piuttosto una sorta di linea guida per poter arrivare ad un fine ben preciso. Nel caso del modellismo ferroviario, le norme NEM sono delle linee guida per arrivare a regolamentare in modo oggettivo i gusti, le passioni e le fantasie di una soggettività plurima. Come dice anche la definizione di "diritto di fare un qualcosa ad un altro"/"libertà individuale" che cita: "la libertà di un individuo termina laddove incomincia la vita di un altro", allo stesso modo, trasponendo la logica che sta alla base, io vedo le norme NEM come una sorta di linea guida, senza però che queste ultime abbiano il diritto di influire sulla mia idea di opera, in quanto valore puramente soggettivo. Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 25 luglio 2016, 22:27 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1974
Località: Faenza
Bene, ho letto tutti gli interventi precedenti ed ora ...

Pensate alla vostra squadra del cuore. All' attaccante più bravo che ha.
Nella prossima partita lo sostituirò io.
Sì, và bè.
- colpirò la palla solo una volta su 10
- nessuno dei miei tiri sfiorerà la porta
- al minimo contrasto finirò per terra lamentando dolori
- nei pochi istanti in cui avrò la palla, tutti i calciatori avversari mi raggiungeranno facilmente
- perderemo 10 a 0
Ma da quel giorno vorrò definirmi calciatore di punta.
Sareste d' accordo?
Temo di no.

Quando si mostra un risultato, ci si sottopone anche a critiche. Se queste sono fondate e motivate, aiutano a crescere. Se arrivano da chi ci è passato e ha risolto, aiutano.
E se cresciamo, otteniamo un risultato che piacerà di più a noi. Mi pare una buona cosa. E' vedendo cose belle e ben fatte che si cresce. Lo stesso motivo per cui si comprano le riviste.
Come dire : divertiamoci pure, ma riconosciamo che non è il divertimento che fà bello il plastico.

Cosa è fermodellismo ?
Beh, quando uno dice che non gli importa di come sia la realtà, mi pare che sia lui stesso a rifiutare il fermodellismo.
Se uno non sà come è fatta e come funziona la ferrovia, potrà anche fare ambientazioni belle e curate, ma difficilmente farà opere apprezzabili di fermodellismo.

Alcune cose che, per mè, fanno a pugni col femodellismo ?
- il treno che gira tondo e non ha alcuna possibilità di manovra, come imprigionato
- il tracciato che include una "S" realizzata con due curve strette consecutive senza tratti intermedi
- un impianto molto grande su cui può girare un solo treno (binario unico) o due treni (doppio binario)
- una stazione che non consente nessuna delle manovre del vero
- un tracciato tutto in vista
Non è un giudizio, ma la mia opinione personale.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: martedì 26 luglio 2016, 0:08 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Metafora
Più prima che poi, l'elastico troppo tirato si rompe, e se e quello delle mutande, si resta con le chiappe a scottarsi al sole.
E nessuno metterebbe un elastico da fionda nelle mutande.

Cosa voglio dire?
Voglio dire che ogni cosa, e ogni vocabolo, hanno i loro perchè e significato: provate andare da salumiere e chedere due etti di "coso", nella migliore delle ipotesi vi prendete uno sguardo a forma di coltellaccio da macellaio, e di sicuro uscite a mani vuote. Se vuoi il proscuitto devi chiederlo, e magari di Parma (qui sono di parte). Poi però il prosciutto bisogna anche saperlo gustare, non solo ingurgitare.

Portate tutto nel modellismo, uno a caso, le regole sono le stesse. Fra tutti i modellismi possibili quello ferroviario è il più complesso e articolato.
Aereo e navi modellismo, pur avendo le stesse basi di fisica dinamica del reale, non hanno le stesse regole matematiche: gli aerei non volerebbero, le imbarcazioni starebbero a malapena a galla. Ma anche lì bisogna sapere il perchè un aereo vola e una nave naviga.
Nel fermodellismo le regole, e le basi, sono le stesse del reale, solo le dimensioni possibili impongono dei limiti ai plastici.
Sostenere, che l'importante è solo diverstirsi, per quel che mi riguarda, è come nascondersi dietro uno stuzzicadenti. Se l'obiettivo è il puro e ludico divertimento, che differenza fa nel riconoscersi in giocatori con il trenino, al posto di modellisti? Ci si sente sminuiti e fuori dal gruppo? Io mi chiamo Marco, e così mi identifico e voglio essere chiamato, perchè quello sono.
(Chiamare operatore ecologico un netturbino, non cambia la sostanza; così come chiamare operatore botanico un giardiniere ha di fatto reso informe e fredda un'arte.)

Piace il trenino che gira in tondo come un razzo, bene; piace il plastico modello ottovolante, bene; piace il trenino in vetrina, bene ... però non possiamo definire questi piaceri "modellismo ferroviario", né va della propria dignità: si è solo presi in giro, anzi ci si prende in giro da soli. (E questa è una cosa che non tollero, anche se mi adeguo per rispetto dell'altro.)
Poi, è chiaro che chi cerca di fare divulgazione, e stimolare la curiosità, è visto solo come il "professore". Sempre per me, i veri professori, non sono quelli che vogliono sentirsi sciorinare la lezione a memoria, ma quelli che dicono: io vi dò la strada, voi percorretela, e poi raccontiamocela assieme.
Pensare in grande, ci permette di vedere le "piccolezze" di ogni giorno come un mattone del castello, ma è necessario avere bene in mente il castello, diversamente con il terzo mattone facciamo crollare i primi due.

Quello che stiamo scrivendo, per molti sono sicuramente inutili filosofie e sottigliezze da "intelluali persi nel nulla", ma da millenni il mondo progredisce perchè c'è chi la pensa così. Alla fine, il fermodellismo, così come tante altre cose, potrà progredire solo se la curiosità è stimolata e tenuta viva.

Marco Fornaciari

P.S.
Poi anche qui c'è chi predica bene e ruzzola male: il trenino è un gioce e va preso come tale! Ma poi s'infuriano se la locomotiva non ha il terzo faro separato!


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: martedì 26 luglio 2016, 3:42 
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Iscritto il: giovedì 14 gennaio 2016, 9:40
Messaggi: 294
Mi sembra di ritrovare qui le sterili diatribe tra chi gioca a Subbuteo e chi pretende di giocare al cosiddetto calcio da tavolo. C è chi dice che sono la stessa cosa e che dipende dai gusti, c è chi dice che il Subbuteo è solo un gioco ma il calcio da tavolo è un vero sport.

Discussioni infinite da anni con unico risultato la morte del movimento subbuteistico e antipatie a non finire... comprese finte "aperture" tipo ma certo! siamo qui tutti per giocare... però io pratico calcio da tavolo e te ti limiti a giocare coi pupazzetti del Subbuteo!

Vi assicuro che la dinamica è identica, cambia solo l argomento...

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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: martedì 26 luglio 2016, 8:12 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
Messaggi: 2853
Località: Torino
Senza contare il fatto che, chi viene additato come "chi gioca solo con i trenini" o il "vetrinista/scatolaro" che, a questo punto, in base agli interventi scritti sopra, non sono dei fermodellisti; ironia della sorte, sono proprio quelli che (almeno in Italia) muovono il mercato con i loro acquisti "scellerati" a prezzo pieno e permettono ai "veri" fermodellisti di acquistare dopo sei mesi la novità a 2\3 del prezzo originale.! :lol: :lol: :lol:

Insomma i "veri" fermodellisti snobbano quelli "finti" ma poi ci campano sopra se vogliono che i produttori sfornino novità. :mrgreen:

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: martedì 26 luglio 2016, 8:32 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6365
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
I tutti i settori della vita quotidiana è così, purtroppo.
Sembra che alle persone, chiamare con il proprio nome e cognome una qualsiasi cosa o essere vivente, sia come condannarsi a morte.
Malgrado la disponibilità di conoscenza, e acculturazione, che oggi si ha, le "famose persone medie" preferiscono farsi inquadrare in un "branco", ma deve essere un branco con un livello culturale basso, meno di quelli degli animali: sembra che il sapere e la conoscenza siano peggio della pestilenze dei secoli scorsi.
Lo vedo a casa mia, dove gli esempi riporati sono sempre quelli di bassa specie, ma non per farsi "grandi" (che è anche legittimo), ma solo per giustificarsi (così fan tutti!)... ormai le giustificazioni le hanno tolte anche a scuola.
Sciocco esempio: nonostante sia una professione del momento, e sulla bocca di tutti, non so più quale termini usare per indicare il mestiere che faccio, e i primi a non capere sono quelli con una laurea, magari inerente alla meteria.
Se ti piaciono i trenini (sorvoliamo sui treni veri) "sei un modellista" ma se sei un modellista "sei un bambinone", e allora perchè questa affannosa rincorsa nel voler farsi chiamare a tutti i costi fermodellista, piuttosto che appassionato o giocatore, quando alla fine non sei né l'uno né l'altro. E non è che perche la locomotiva è la stessa, automaticamente il fenomeno è lo stesso: con il coltello ci taglio il salame, ma ci macello anche il maiale, ma decisamente non sono lo stesso fenomeno.
Se poi, per giustificare tutti i nostri discorsi, ricadiamo nel trito e ritrito discorso dei costi e del mercato, ecco allora si, il fermodellismo è veramente morto, cioè mai nato, ovvero è morta la voglia di progrediere di ognuno di noi, a prescindere dalla materia oggetto della discussione: la considero la peggior giustificazione possibile. Anche perchè sono 58 anni che la sento: ha veramente rotto!
Il vetrinista è di fatto un collezionista: perchè non chiamarlo/chiamarsi così? Che è anche ben più gradevole e autorevole!

(Ieri il calcio viveva con i biglietti dello stadio, oggi con gli abbonamenti alle TV, ma definire quelli di oggi appassionti e sportivi, ci vogliono molta fantasia e coraggio: o stupidità?)


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: martedì 26 luglio 2016, 10:24 
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Iscritto il: martedì 14 febbraio 2006, 8:13
Messaggi: 391
Il fermodellismo è un hobby. Se poi si vuole identificare le varie "diramazioni" allora il discorso si complica notevolmente. Quello che invece personalmente noto è che il fermodellista "esperto" tende a "sottoclassificare" il principiante, dimenticando che anche lui all'inizio avrà sicuramente creato qualche obriosità. Ricordo alcuni noti personaggi che si presentavano in negozio a chiedere come fare questo o come fare quello e ora si vantano in vesti di "presidenti" e/o "fermodellisti professionisti" (!!). Apprezzo di più il principiante che con modestia mi mostra i suoi lavori piuttosto di diorami/plastici recensiti in varie occasioni ma che poi, visti dal vivo ti lasciano un notevole amaro in bocca (per non dire altro), lasciando perdere poi i pseudofermodellisti che si spacciano per esperti solo per l'opportunità di divulgare la loro "scienza" tramite Internet ... e qui ci sono danni a non finire !!
Ma stiamo uscendo dall'argomento del trend ... Del futuro del fermodellismo ... Intuire quale esso sia è alquanto impossibile. Un notissimo (molto noto)personaggio del settore commerciale inerente appunto il fermodellismo, mi disse alcuni mesi fa (quasi un anno) che secondo lui questo hobby avrebbe 5 anni di vita, quindi dato che ne restano solo 4 ... divertitevi, fate girare i vostri treni, costruite plastici, sporcatevi le mani di Vinavil, tirate fuori dalle scatole i modelli ed invecchiateli, perché poi ci sarà solo POKEMON-GO !!!
Ciao a tutti, fabrizios


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: martedì 26 luglio 2016, 11:02 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6365
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Un momento, per semplice correttezza, non confondiamo il principiante, che chiede umilmente, con chi sostiene che anguria e pomodoro sono la stessa cosa perché entrambi dentro sono rossi.
Spesso anche il principiante, e chissà per quale recondita ragione, si presenta come avente già esperienza: otterebbe più aiuto dicendo che non sa niente. Poi è chiaro dare una soluzione esecutiva e pratica, via tastiera è parecchio difficile, e come in tutte le cose bisogna impegnarsi.
E troppo spesso non è usata la funzione ricerca ... succede anche al bar, hanno sul tuo tavolo la prima pagina del giornale con il titolo a caretteri cubitali, ma chiedono insistentemente a gli altri cosa è successo ... cioè, non so se mi spiego.
Per i 5 anni di vita ... oggi siamo nel 2016, la stessa sentenza l'ho sentita per la prima volta nel 1973: fate un po voi!
Anche i PC, internet, i telefoninini erano inutili!
Anche la radio di Marconi era un inutile aggegio.
Fin che ci saranno treni reali, e per altri 1000 anni a seguire, ci saranno i fermodellisti. In fin dei conti i velieri sono spariti da ben oltre un secolo, ma chi li costruisce in miniatura, no.
Come tutte le atre cose anche il fermodellismo è cambiato, negli anni '60/'70 il sogno era una locomotiva Rivarossi, oggi non più. Allora si sbavava per l'Alfa Romeo Giulietta 1600, oggi per il Suv, ma con essi si va sempre negli stessi posti: lavoro, bar, supermercato, coda in strada/autostrada ... in camporella!
Siamo noi che vogliano sempre il di più, senza sapere cosa è il di meno, è così da sempre, stà nelle regole della natura, bisogna rassegnarsi, diversamente si perisce (va beh, oggi si va anche dallo psicologo, o su face book ...).
La differenza tra le regole dei mercati di un secolo anni fa e oggi, è che oggi c'è chi è pagato per sfruttare questi aspetti degli umani: e sono aumentati i pesci che cadono nella rete.
Il modellismo in generale, non è mai stato un fenomeno di massa, ma solo una piccolissima nicchia, e vuole misurato in % e non in numero assoluto. Certo quando le novità erano 2 all'anno, né vendevi migliaia, oggi che le novità sono centinaia all'anno, né vendi 50, è cambiata la forma ma non la sostanza. I modelli sono come le ciliege "ferrovia di Vignola", le vuoi? queste sono e questo è il prezzo, e così le mangi.
Non dimentichiamo che per ogni fermodellista o/e plastico palesato, ve né almeno altre decine ben nascosti, e i produttori questi vanno cercando, non noi che scriviano su un forum. Provate a entrare nel mondo dei giocatori di carte, altro che punta dell'iceberg.


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: martedì 26 luglio 2016, 12:25 
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Iscritto il: martedì 14 febbraio 2006, 8:13
Messaggi: 391
Certo marco_58, non confondiamo il principiante modesto con quello che quasi si vergogna dal volerlo ammettere di essere ma, non so se è un caso, i principianti che arrivano da noi espongono subito la loro condizione .. forse perché sanno che la cosa galleggerebbe in pochi minuti dato che ne vediamo a centinaia se non migliaia di fermodellisti e la nostra esperienza ci permette d'individuare "l'individuo" dopo poche richieste.
L'aneddoto dei 5 anni è la dimostrazione che il fermodellismo durerà ben di più ma si dovrà mutare in qualcosa di diverso e non ancora ben chiaro per sopravvivere. Le nuove generazioni non hanno molto interesse a riguardo e questa è cosa ben nota e ritrita mentre le vecchie generazioni, appunto, invecchiano e spariranno. Temo che l'augurato ricambio non sarà così scontato e il commercio del settore ne è una chiara dimostrazione; novità si ma come ?? hai provato a parlare con un commerciante e farti spiegare come è evoluto il tutto negli ultimi 2/3 anni ? Naturalmente l'evoluzione non riguarda solo il fermodellismo ma buona parte dell'industria/commercio italiana ed estera (e questo, per evidenziarlo, non devo certo scriverlo io)
Chiudo qui il mio intervento in merito dato che potrebbe rivelarsi "delicato" per il sottoscritto.
Ciao a tutti, fabrizios


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 Oggetto del messaggio: Re: Del futuro del fermodellismo
MessaggioInviato: martedì 26 luglio 2016, 12:44 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
Messaggi: 2853
Località: Torino
Del futuro del fermodellismo ne parliamo da anni io e un caro amico anche lui fermodellista e col passare degli anni e del susseguirsi degli eventi nel panorama di questo hobby siamo arrivati alla conclusione che si avrà una metamorfosi importante che farà da grosso spartiacque; da una parte ci sarà il fercollezionismo molto caro e per una ristretta elite di persone danarose che continuerà ad acquistare modelli iper raffinati a cifre molto importanti e dall'altra parte il fermodellismo, più economico, che finalmente rivedrà la gente sporcarsi le mani per costruirsi il modellino desiderato (magari con kit elaborati, stampanti 3D o vecchi modelli di recupero) o il diorama/plastico.
Il 70 % dei produttori odierni sparirà nella nebbia o assorbito da quei due-tre colossi del ramo che a quel punto faranno il bello e il brutto tempo a loro piacimento (vuoi il mio modello? Tira fuori tanta CRANA!).

ciao
Despx


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