Caro Giovanni,
la risposta alla tua domanda è abbastanza articolata. Non sono certo il più esperto del settore, quindi se qualcuno ha suggerimenti migliori, ascolta quel qualcuno!
A tempo perso mi sono guardato il manuale di ECoSDetector di ESU: è molto flessibile e, nel tuo caso, ti consente di fare parecchie cose con un solo dispositivo.
Prima di tutto: la lunghezza minima della sezione dovrebbe essere superiore al "passo elettrico" più lungo che hai tra le tue loco più una certa quantità di spazio che dipende dalla velocità della loco. Per passo elettrico si intende la distanza tra i centri dei due assi più vicini facenti capo ai due diversi poli di alimentazione. Ad esempio: una loco che preleva corrente da tutte le sale su entrambe le ruote ha un passo elettrico nullo; una loco che preleva corrente dal primo asse per un polo e dal secondo asse per il secondo polo ha una passo elettico pari alla distanza tra il primo ed il secondo asse, e via discorrendo. Quanto allo spazio dipendendente dalla velocità, visto che ti interessa conoscere quale loco hai sulla sezione, è necesario che l'intero pacchetto RailCom venga trasmesso durante il passaggio sulla sezione. Per questo motivo i vari produttori suggeriscono di considerare per la sezione isolata almeno il doppio della locomotiva più lunga.
Circa il dimensionamento prudenziale del tratto di sicurezza, tutto dipende dalla velocità massima a cui farai transitare la loco sul quel tratto e da come hai configurato -se l'hai fatto- l'inerzia di frenantura. Supponendo che la massima velocità in scala nella stazione nascosta sia 10cm/s (equivalente a poco più di 30km/h in 1:1), io considererei almeno 20-30cm. Almeno così ho fatto io per la stazione nascosta del mio plastico.
Non ti so dire se una centralina sia in grado di gestire in modo autonomo la velocità: quello che ti posso dire è che sono in grado di farlo praticamente tutti i SW di comando da installare su PC. In quel caso, con un poco di programmazione puoi fare in modo che il treno rallenti entrando nella stazione nascosta e si fermi una volta raggiunto il punto di arresto.
Circa l'uscita, dipende da come gestisci i sensori: normalmente nell'itinerario di uscita non ha importanza il sensore che usi per gestire il punto di arresto per il treno in ingresso. Io utilizzo tre sensori per ogni binario: uno per l'ingresso, uno per l'uscita ed uno per l'occupazione, ma si può fare tutto anche con un solo sensore se si calibra bene la velocità di ogni loco e si conosce la lunghezza di ogni convoglio. Non lo trovo molto sicuro, ma è fattibile.
Il caso dei treni reversibili va trattato con attenzione. Se non hai luci o decoder funzioni sulla pilota E usi un sensore di occupazione DEVI installare una resistenza sul primo asse altrimenti non riuscirai a rilevare mai la pilota. Questo non accade se hai luci o decoder sulla pilota O usi un sensore a raggi infrarossi. Stesso dicasi per i sensori basati su reed: devi installare un magnete sotto la pilota così come sotto la loco. Pensi che ti ritroverai mai a dover fare delle manovre di regresso di treni merci? Se sì, considera di installare le luci di coda sull'ultimo carro oppure di utilizzare sensori IR.
Circa i binari tronchi, sì, assolutamente possibile. La stazione nascosta del mio plastico è costituita da soli binari tronchi e gestita in completo automatismo, compresa l'inversione dei convogli non reversibili su un cappio di ritorno. Puoi vedere lo schema a questa pagina [
link]
Buone prove,
Nicola