Fa in codice 70.

Vuoi fare la stazione di Malles?

In ogni caso, pensaci bene: l'armamento (e il telaio) equivalgono alle fondamenta ed ai muri portanti di una casa: se risparmi su quelli, poi tutta la costruzione verrà su male, debole, di scarsa qualità. Dato che un plastico si spera che duri il più possibile è meglio investire su questi aspetti e risparmiare su qualcosa. Se sbagli qui, non puoi recuperare nulla, tutto quello che hai speso se cambi idea lo butti nel cesso, e anzi, devi ricomprare della roba, quindi spendi più del doppio. Se invece fai le cose bene subito, non avrai rimpianti dopo.

Poi, per fare una stella, pare paradossale, in scala H0 con i binari commerciali viene meglio il triangolo. Ad ogni modo, non ti abbattere: butta un occhio agli scambi a Y corti (raggio 610 mm) peco streamline. Per gli incroci non avere paura di mischiare i codici, basta solo fare un po' di attenzione nella posa (altra fase cruciale e che deve essere fatta bene) e tutto si risolve. Shinoara (occhio che mi pare di aver capito che i proprietari sono andati in pensione e non ho ben capito se la produzione verrà rilevata da altra azienda) dovrebbe produrre scambi e binari in codice 70. Per un'ambientazione italiana (europea) non vanno bene perchè hanno la traversinatura troppo stretta, ma negli incroci, ben inghiaiati (e magari un po' inerbiti) può essere ben nascosta tale caratteristica.

Comunque, se confermi la scelta di Malles, non so che tipo di rotaie fosse impiegata, ma non mi stupirei data la secondarietà della linea di trovare negli anni '30 rotaie più leggere dei 36 kg/m. Per certi versi già il codice 75 è una mezza trave, quindi io non salirei assolutamente per tutto l'impianto al codice 83. E poi immagino che fossero impiegati scambi e binari (e apparecchi di manovra) di tipo austroungarico.

Un altro problema della traversinatura Walthers/Shinohara è la geometria: è in stile americano, del tutto fuori luogo per una riproduzione fedele di una situazione tipicamente europea.

Uffi.... mi avete scoperto in 3 interventi !!!!
Yes , la stella di Malles con annessa la sua stazione e il piano binari.
Escono dalla stazione 2 binari , uno tronco e uno che si potrà collegare ad altri moduli.

Le rotaie erano tipo austro-ungarico , compreso tra 36 e 45 Kg/m , sono state sostituite negli anni man mano che "si rompevano" con i codici 50UNI.
Ma la mia ambientazione sarà anni '30.

Detto questo , ho più confusione che altro : farei i Peco 75 come mi avete detto , ma mischiare con gli incroci in codice 83 mi spaventa di brutto.
Poi qualcuno mi ha parlato del codice 70.... ancora più in confusione.

Per gli incroci , mi pare di capire che la scelta obbligata allora sia la mia , ATLAS cod. 83 da prendere oltreoceano.
Mentre da e-hattons prenderò i Peco Streamline cod.75 e solamente i flessibili che andranno tagliati e sagomati in opera , giusto?

Se vuoi riprodure la stella di Malles (o altre reali) l'unica soluzione è la costruzione totale di tutti gli incroci: in rete, sulle riviste, e forse anche qui sul forum si trova quanto serve.
Cerca stella di Malles, stella di Carbonia, stella di Oristano, stella di Brennero, stella di san Candido, ecc.
Con i prodotti commerciali ci vuole 4 volte lo spazio necessario. Diversamente devi fare una stella semplifica o meglio un triangolo con in mezzo rinessa o/e consimili.
Per le rotaie, lascia perdere prodotti completamente a norme NMRA: la traversinatura e gli attacchi sono completamente diversi (salvo gli attacchi dei binari moderni), quindi abbassa il livello della realizzazione che vuoi fare.
Usa tutto Peco 75, che ci gira tutto quanto prodotto dagli anni '90. Il codice 60 sarebbe l'ideale, ma poi ci girano pochi modelli, e magari nessuno coerente con l'ambientazione.
Come scambi darei preferenza i corti di Peco, hanno raggio 610 (ci gira di tutto) e angolo 12 (se sai usare un CAD ti posso dare i disegni in DWG 2004 --> 2018).
La differenza tra codice 83 e 75 è di circa 2/10: si nota poco.
Altri scambi corti, magari esteticamente migliori hanno raggi inferiori ai Peco corti: eviterei.

Mah, Marco, io in stazione dato lo spazio che ha userei i peco medi se non lunghi...

Ho buttato giù lo schema con i Peco Streamline cod. 75 .
Scambi lunghi 12° R=1400 o qualcosa del genere. Utilizzando flessibili.
Gli incroci sono degli ATLAS codice 100 , ma ho visto che Peco fa un binario adattatore da cod 75 a cod 100.
Vediamo che prezzi vengono fuori....

Io , li farei fare su misura da armaamneto ferroviario...spenderei qualcosa di più , ma vuoi mettere...poi per 3 scambi , rinuncio ad una carrozza con ditate e risolvo il problema...
saluti

Ma, mi scappa detto che stai facendo una scarpa e una ciabatta.
Guarda nel sito indicato, ci sono le misure degli scambi Peco (la serie setrack H0 cod 100 è uguale agli Hornby).
http://caldernorthern.uk/wp-content/upl ... nsions.pdf
Dal sito Peco puoi scaricare i disegni nin PDF, cioè le foto di scambi e incroci in scala 1:1: ci fai delle dime se non vuoi disegnare. Quanto li stampi eventualmente adatta le quote di stampa fino ad ottenere la misura reale delle maschera.

Disegna tutto bene prima, altrimenti rischi di buttare dei soldi.

Avrei trovato Shinoara 669-332 incrocio a 60 gradi codice 70 e il Shinoara 669-333 incrocio a 90 gradi sempre codice 70.
Dovremmo essere giusti per inserirli con i Peco codice 75.
Peco fa in codice 83 solo il 90 gradi.
In alternativa ci sono i già citati ATLAS in codice 100 o codice 83 con traversinatura americana.
Da Peco ci sono poi i binari di passaggio tra codice 100 e codice 75 mi pare ma non fra codice 75 e codice 83.

Consigli evitando autocostruzione o incroci fatti ad-hoc?

E perché poi ? La carrozza con ditate e' l' ultimo grido del collezionismo piu' estremo ed elitario.
A breve serie numeratissima e limitatissima con l' impronta del pollice destro dell' operaio cinese Pastic Cion, che assemblera' le vetture a mani nude dopo la pausa pranzo ( menu' del giorno mortadella, coppa di testa, sugna e Nutella, da mangiare rigorosamente con le mani ).

Stefano.

A parte quanto già detto in precedenza da chi ti ha risposto.
Consigli/suggerimenti/opinioni
- per fare una stella +/- realistica lascia stare prodotti commerciali
- diversamente puoi solo dire sono riuscito a fare una stella.

Con i prodotti commerciali riesci a riprodurre realisticamente solo il triangolo di giratura.

Alla fine farla non è poi complicato, basta non farla come al vero, cioè non usare le traverse come base.
Chi l'ha fatta in precedenza (sulle riviste e in rete c'è tutta la storia e i disegni) ha usato una basetta ramata sulla quale ha saldato le rotaie, quindi ha simulato le traverse e ha mascherato il tutto con massicciata e erba.

Grazie del tuo contributo.
Ho provato a cercare in rete ma ho trovato poco in H0.
Comunque il mio è il primo "diorama operativo" che vorrei provare a fare, anche per vedere di imparare qualcosa di nuovo, come posare i binari e fare la massicciata.
Un domani se il progetto venisse bene, potrebbe essere inserito in un plastico modulare o rimanere un esercizio a sé stante.
Non mi va di fare tutto autocostruito per essere fedele al 100 per cento (e poi non ci riuscirei mai) e rovinare il tutto per posa o infrastrutture sbagliate o non consone oppure massicciata non posata bene...

Vorrei adesso capire la differenza tra codice 70 Shinohara e codice 75 Peco ed eventuale loro compatibilità.
Le traversine le modifichero' per renderle più continentali possibili....

Attenzione che i deviatoi americani necessitano di molte modifiche alla traversinatura per renderli almeno simili agli europei. Tanto vale farsi tutto da zero o quasi

Scusa, ma non capisco.
Dici di essere alle prime armi e vuoi fare una stella per cominciare, direi che non ci siamo.
Se voi imparare a posare binari e massiccaita come si deve, allora inizia da una stazione semplice: un binario di raddoppio, un binario tronco per il magazzino merci, e tre tronchini di manovra/sicurezza.
Magari nel binario per il magazzino inserisci una pesa, così provi a costruire un tratto di binario: la pesa è semplice da fare.
Poi inserisci un ponticello a travi metalliche con traverse appoggiate sopra, ecc. ecc.
Vai in linea fai foto, ovvero in rete né trovi a iosa.
Manuali a parte, eventuali colleghi modellisti, eventuale partecipazione ad una associazione, in rete trovi tanto materiale per imparare: ma è solo il 25%, il restante 75% te lo fai da solo sbagliando. Caso mai ti procuri dei binari vecchi, ma costruiti con lega saldabile e cominci, bastano 15 cm per imparare.