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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 16:57 
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bigboy60 ha scritto:
Concordo con Dario.
Purtroppo le alternative sono solamente due:
-un restauro puramente estetico, che non altera alcunche' dell' esistente, ma senza possibilita' di funzionamento
-la sostituzione dell' armamento, parziale o integrale che sia, nel massimo rispetto dell' originale, ovviamente, ma che possa permettere il funzionamento.
Io che credo che anche Brunetti propenderebbe per la seconda...
Saluti
Stefano.


trattandosi solo di alternative, perchè escludi la mia terza descritta prima?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 17:02 
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Hai ragione. Purtroppo l' avevo mentalmente "cancellata", perché la trovo macchinosa e di dubbio risultato. Mia opinione, ovviamente.
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 17:32 
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C'è sempre la quarta via:
1- si mette sotto vetro il plastico originale con buonan pace dei testamenti.
2- si costruisce un plastico nuovo fotocopia, salvo l'armamento, con quanto di attuale è più idoneo
3- quasi sicuramente l'operazione costa di meno
4- dal punto 3 deriva automaticamente che a Pietrarsa c'è un plastico funzionante.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 17:39 
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Anche una quarta via bis ...

Considerando che l'impianto funzionante termini già era stato rimaneggiato nell'armamento per far funzionare alcuni binari di corsa e pochi binari di scalo,
considerando che l'esposizione di un plastico così grande sarebbe di poca fruibilità se solo statico,
considerando che è più che dovuto tributare onori al Brunetti per il suo ingegno e e la sua dedizione considerando l'epoca della realizzazione ...

... direi che una soluzione possibile potrebbe essere quella di salvare una sezione del piano binari originale con esposti anche i carri autocostruiti del Brunetti (se ancora esistono). Detta sezione (basterebbe un 80x40 cm) dovrebbe essere del tutto statica, sotto teca, trattata chimicamente per fermare la corrosionee, ovviamente, restaurate anch'essa in maniera quanto più filologica possibile.

Un totem esplicativo dovrebbe poi raccontare le tecniche e le difficoltà affrontate e risolte dal Brunetti prima e dagli intrepidi restauratori poi.

Tutto il restante plastico dovrebbe essere restaurato avendo in mente l'operatività (in ambiente salmastro ahimè) e l'aspetto ludico/scenografico ... quindi armamento, linea aerea, impianto elettrico (digitale) e rotabili e quant'altro necessario del tutto nuovi mentre gli edifici andrebbero "rinfrescati" così come vegetazione e tutta la scenografia.

Chi finanzia il costo dei materiali ??


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 17:40 
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Mettere sottovetro un "coso" di 18 metri di lunghezza, mi pare per lo meno oneroso...sai quanto plexiglass occorrerebbe ! :lol: :lol: :lol:
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: domenica 17 giugno 2018, 19:06 
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Come all'ora prospettai, sono anch'io dell'idea di rifare in toto il piano dei binari operativi utilizzando materiale commerciale di buona qualità. Non dimentichiamoci la salsedine comunque presente. Mettere tutto in digitale comandato da un computer.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: lunedì 18 giugno 2018, 20:45 
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bigboy60 ha scritto:
Mettere sottovetro un "coso" di 18 metri di lunghezza, mi pare per lo meno oneroso...sai quanto plexiglass occorrerebbe ! :lol: :lol: :lol:
Stefano.


Sottovetro col plexiglass, mi piacerebbe sapere come fai? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: lunedì 18 giugno 2018, 20:50 
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Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Hai ragione: sottoplexiglass, non sottovetro !
:lol: :lol: :lol:
Stefano.
P.S.: comunque, qui c' e' poco da ridere; mi sa tanto, viste le premesse, che uno dei "monumenti" del fermodellismo italiano e' arrivato al binario morto...


Ultima modifica di bigboy60 il mercoledì 20 giugno 2018, 6:59, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: lunedì 18 giugno 2018, 21:49 
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Giancarlo Giacobbo ha scritto:
Come all'ora prospettai, sono anch'io dell'idea di rifare in toto il piano dei binari operativi utilizzando materiale commerciale di buona qualità. Non dimentichiamoci la salsedine comunque presente. Mettere tutto in digitale comandato da un computer.


E' la soluzione più logica anche se prevede che in loco ci sia poi personale istruito all'esercizio del plastico.... e la cosa non è scontata! Vedere le rotaie così malridotte a distanza di qualche anno dal precedente restauro (se non ricordo male ne lessi anche qui sul forum) fa pensare che nessuno ne abbia più avuto cura. Se non si prevede personale che faccia funzionare il plastico e ne gestisca la manutenzione, è inutile qualunque ricostruzione: nel giro di poco tempo diventerebbe un accumulo di ossido. Il paragone è molto ardito, ma il Miniatur Wunderland di Amburgo, pur essendo a ridosso del mare, è in continuo utilizzo e manutenzione alla faccia della salsedine. Credo che la differenza sia proprio lì.
Scusate l'improprio paragone con una struttura che ha spazi e fini completamente differenti, ma spendere soldi in una ricostruzione del Brunetti ha senso (imho) solo se poi tornasse a funzionare giornalmente, accudito come si deve da persone che curino manutenzione di strutture e mezzi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: martedì 19 giugno 2018, 7:00 
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lucaregoli ha scritto:
E' la soluzione più logica anche se prevede che in loco ci sia poi personale istruito all'esercizio del plastico.... e la cosa non è scontata! Vedere le rotaie così malridotte a distanza di qualche anno dal precedente restauro (se non ricordo male ne lessi anche qui sul forum) fa pensare che nessuno ne abbia più avuto cura. Se non si prevede personale che faccia funzionare il plastico e ne gestisca la manutenzione, è inutile qualunque ricostruzione: nel giro di poco tempo diventerebbe un accumulo di ossido. Il paragone è molto ardito, ma il Miniatur Wunderland di Amburgo, pur essendo a ridosso del mare, è in continuo utilizzo e manutenzione alla faccia della salsedine. Credo che la differenza sia proprio lì.
Scusate l'improprio paragone con una struttura che ha spazi e fini completamente differenti, ma spendere soldi in una ricostruzione del Brunetti ha senso (imho) solo se poi tornasse a funzionare giornalmente, accudito come si deve da persone che curino manutenzione di strutture e mezzi.


Ciao,

l'ultimo restauro ha coinvolto solo la linea che dalla stazione va verso la montagna e torna indietro. Con il tracciato si è provveduto anche a restaurare la linea area e quel poco di scenografia attorno a questo grande cappio. Tutto il resto del plastico è nelle condizioni in cui è stato lasciato, poiché all'epoca l'unico intento del museo era quello di farci girare due o tre convogli, niente di più.

La mia foto infatti ritrae uno degli innumerevoli deviatoi originali del Brunetti e rappresenta emblematicamente lo stato generale dell'armamento di tutta quella parte del plastico che non fu coinvolta nel restauro.

Di contro i binari utilizzati come rimpiazzo degli originali tengono bene la salsedine, anche perché non sono costruiti con una lega al ferro, e vengono solo di tanto in tanto puliti con la classica gomma.

Saluti
Luciano


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MessaggioInviato: martedì 19 giugno 2018, 10:10 
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Secondo me, prima di iniziare il restauro, è bene contattare una valida associazione del luogo e coinvolgerla nel restauro, assicurandosi che poi ne gestiscano la manutenzione nel modo più corretto e filologico possibile durante gli anni, magari usando anche il plastico regolarmente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: martedì 19 giugno 2018, 16:27 
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Per quale motivo l'autore non uso' binari commerciali ma ripiegò su una soluzione,a mio modesto parere,un pochino troppo casereccia??credo si fosse in un epoca dove non c'era solo l'armamento comasco o vicentino, o no??


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: martedì 19 giugno 2018, 18:42 
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Iscritto il: mercoledì 28 agosto 2013, 14:28
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Località: Bologna
DARIO PISANI ha scritto:
Per quale motivo l'autore non uso' binari commerciali ma ripiegò su una soluzione,a mio modesto parere,un pochino troppo casereccia??credo si fosse in un epoca dove non c'era solo l'armamento comasco o vicentino, o no??

Dario come ho scritto Casadio offrì al Brunetti l'armamento gratuitamente a scopo pubblicitario. Ad Otello però binari in ottone , traversine in plastica, bobine in vista a fianco dei deviatoi e geometrie obbligate ( non era disponibile il binario flessibile ) non piacevano e così autocostruì tutto


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: martedì 19 giugno 2018, 22:35 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
Capisco,ma essendo un esperto avrebbe dovuto pensare al deterioramento di un materiale come quello usato anche se il plastico fossse restato in mani sue.


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MessaggioInviato: mercoledì 20 giugno 2018, 6:25 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
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Mi pare che, all'epoca, l'unico materiale meno ossidabile fosse l'ottone... le leghe a cui siamo abituati erano molto lontane nel tempo.
Bisogna poi considerare che serviva un materiale che fosse lavorabile con le tecniche e gli strumenti disponibili al Brunetti.
Un'ultima considerazione: le plastiche dell'epoca erano meno stabili delle attuali quindi il rischio che invalidassero il funzionamento (deformazione scambi ..) ben prima della ruggine era assai elevato.


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