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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 20 giugno 2018, 7:19 
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Bomby ha scritto:
Secondo me, prima di iniziare il restauro, è bene contattare una valida associazione del luogo e coinvolgerla nel restauro, assicurandosi che poi ne gestiscano la manutenzione nel modo più corretto e filologico possibile durante gli anni, magari usando anche il plastico regolarmente.


Osservazione correttissima: a monte di tutto, c' e' un gruppo, un club, un' associazione, che si farebbe carico oltre che del restauro ( comunque esso venga fatto ) e della successiva manutenzione e gestione ?
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 20 giugno 2018, 11:38 
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Località: Roma
Ricordiamoci dove si trova il plastico. Pertanto coloro che se ne dovrebbero occupare dovrebbero essere del posto per garantire una opera costante.
Per la manutenzione sono d'accordo per una associazione, ma per il suo funzionamento regolare sono per la presenza di dipendenti della Fondazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 20 giugno 2018, 20:04 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Beh, si, ovvio. Ma un conto è se ci deve tenere dietro un dipendente "qualsiasi", un conto è se è affiancato da un appassionato e che ha a cuore quell'impianto. Poi magari anche il dipendente si appassiona, ma meglio avere qualcuno che si assicuri che le cose siano fatte a modo

Ah, e non devo essere io a dirlo, ma conoscendo come vanno di solito ste cose, sentire gli eredi nel caso in cui si volessero apportare modifiche non previste a suo tempo potrebbe evitare noie in futuro. Almeno il gesto, motivando i perché e i percome. Poi io non sono un notaio o avvocato esperto della materia, quindi non so come funziona e immagino che in fimf qualche esperto ci sia.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 20 giugno 2018, 20:14 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Ipotizzo che il Brunetti avesse autocostruito per suggerire a molti una via per non spendere grosse somme per l' armamento.
Questo spiegherebbe il diniego a ricevere gratis materiale Casadio.

Sulla tecnica costruttiva, ricordo una rivista degli anni 50 che il mio babbo aveva, "Sistema A", nella quale si usavano proprio bandelle di metallo per fare le rotaie.

Chiaramente, rifare oggi il piano binari con quella tecnica, sarebbe molto costoso (se appaltato a professionisti) o molto dispendioso di tempo (se fatto da appassionati a tempo perso).
Potrebbe essere una ipotesi da valutare, per mantenere l' idea iniziale.

Per la circolazione, a quei tempi aveva automatismi ?


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: mercoledì 20 giugno 2018, 23:25 
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Iscritto il: mercoledì 28 agosto 2013, 14:28
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ste.klausen21 ha scritto:

Per la circolazione, a quei tempi aveva automatismi ?


Stefano Minghetti


Ti illustro il meccanismo originale con una premessa : tutti gli attuatori erano a semplice bobina 12-14 volts autocostruita ( ho ancora del materiale ). I deviatoi pertanto erano tenuti in posizione dritta da una molla e deviavano durante il tempo di eccitazione della bobina. I segnali avevano la vela in asse col palo ed un pisellino bianco per luce . Nel palo scorreva verticalmente una astina mossa dalla medesima bobina , al termine della astina una piccola lente di acetato dipinto variava la luce rosso/verde. Tutto si basava su queste semplici bobine .
Il banco di comando oltre ai trasformatori aveva una “ mitragliatrice a canne rotanti “ collegata ad un polo. Ciascuna canna portava delle fascette isolanti poste ad un Intervallo prestabilito .
Un pettine di contatti prelevava la corrente dalla canna là dove non era isolata distribuendola agli attuatori secondo il programma. Questo x farti capire il principio.
In realtà il sistema era più raffinato : si trattava di un lungo cilindro pluriscanalato in senso orizzontale su cui insisteva il pettine di contatti.
Nelle gole alloggiavano ad incastro dei cilindretti in ottone tornito dotati di fascetta isolante .
In questo modo entro ciascuna gola si poteva variare a piacere la posizione di queste decine e decine di cilindretti cambiando di conseguenza il programma.
Questo grande “ revolver “ era mosso a mano dal Brunetti nascosto dalla montagna di sfondo.
Non vi erano sistemi di sicurezza, l’operatore vigilava e ,al concludersi di un programma, azionava il revolver dando inizio allo scenario successivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: giovedì 21 giugno 2018, 14:31 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 20:13
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tutto questo senza neanche una foto o un video? ma come ragionavano i fotoreporter a quei tempi?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: giovedì 21 giugno 2018, 14:36 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 20:24
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Deduco dal post di Andrea che le manovre di cambio trazione nella stazione di testa avvenivano in manuale.

Come si sganciava la macchina dal convoglio?

Al Museo non sanno di schemi originali: come potrei cercare di contattare chi li ebbe in consegna?

Intanto ringrazio calorosamente tutti quelli che mi stanno dando una mano a ricostruire la storia del Plastico.

Antonello


Ultima modifica di Antonello il giovedì 21 giugno 2018, 15:34, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: giovedì 21 giugno 2018, 15:13 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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p966225 ha scritto:
tutto questo senza neanche una foto o un video? ma come ragionavano i fotoreporter a quei tempi?



Scusa ma a cosa ti riferisci?? hai sbagliati post?? :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: giovedì 21 giugno 2018, 16:47 
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Iscritto il: mercoledì 28 agosto 2013, 14:28
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Devo tornare molto indietro con la memoria. ..
Esiste un video della Rai fatto in occasione e della mostra a Rimini ma non lo riesco a reperire online ( ammetto che non sono bravo ).
Lo sganciamento del locomotore avveniva su una pedana magnetica trattandosi di ganci RR.
L' agganciamento del convoglio era poi non certo delicato.
La parigina aveva carri dedicati sempre con gancio RR ogni x carri merce. I carri merce ( autocostruiti ) avevano il " gancio Brunetti " che spero di postare nel weekend.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: giovedì 21 giugno 2018, 21:51 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Beh, Andrea, sono rimasto di stucco per la spiegazione dell' automatismo "manuale".
Veramente ingegnoso !
Un combinatore a tamburo come quelli delle locomotive reostatiche dei tempi, ma realizzato con barre poste su un disco.
Ottenuto con una semplicità geniale ! Una ottima capacità di sintesi. Doveva essere una persona assai intelligente e preparata, Brunetti.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: venerdì 22 giugno 2018, 6:51 
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DARIO PISANI ha scritto:
p966225 ha scritto:
tutto questo senza neanche una foto o un video? ma come ragionavano i fotoreporter a quei tempi?



Scusa ma a cosa ti riferisci?? hai sbagliati post?? :?



molti fotografi visitavano il plastico; possibile che nessuno abbia mai immortalato questo speciale meccanismo di funzionamento a disco? neanche i fotografi delle riviste di modellismo?

non sono solito leggere tali riviste, ma dalla discussione sembra proprio che non esista un articolo dedicato ai meccanismi


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: venerdì 22 giugno 2018, 7:31 
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Uniche riviste (semiartigianali e con poche foto) all'epoca della costruzione, quando si potevano fotografare i meccanismi, erano "italmodel ferrovie" e quella di Rivarossi (bisognerebbe cercare negli indici).

I fotografi andavano a via veneto non sotto il plastico … i filmati erano su pellicola … e i trenini, come sempre da noi, erano considerati giochi ...

Se l'autore stesso non ha fatto foto (ma quel genere di foto non veniva in testa a nessuno di farle in proprio… era complicato: dovevi predisporre una buona illuminazione, avere un cavalletto e degli obiettivi adatti) è praticamente impossibile che sia rimasta traccia visiva.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: venerdì 22 giugno 2018, 7:58 
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
E nei cinegiornali FS? adesso si consultano sul sito di Fondazione;ne ho visto uno sul plastico di Wupperthal giorni fa,anche se si tratta quasi di notizie flash,cioè durano anche meno di 2-3 minuti.

Per le riviste:conosco quasi a... memoria H0 RR :lol: ma non ricordo nulla in merito,forse il bollettino FIMF potrebbe aver ospitato qualcosa,anche in epoca più vicina a noi per esempio negli anni 70-80.Di Italmodel ho solo alcuni numeri quando era accoppiata con la rivista RR.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: venerdì 22 giugno 2018, 8:22 
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Sulla cineteca dell'istituto luce non ho avuto fortuna … ma, anche se esistesse, bisognerebbe capire come potrebbe essere stato catalogato (vale anche per le teche Rai ;) ).

Comunque questi erano tutti filmati molto generalisti (da cinegiornale) per cui difficile avere informazioni tecniche da queste fonti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico Brunetti o 300 Treni e FIMF
MessaggioInviato: venerdì 22 giugno 2018, 8:27 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
Ma credo sia più logico possa esserci qualcosa in quella FS! così come ho un vago ricordo di un articolo sul Bollettino FIMF,nei miei 25 anni di adesione alla federazione('72-'86) :?


Ultima modifica di DARIO PISANI il venerdì 22 giugno 2018, 8:52, modificato 2 volte in totale.

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