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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: giovedì 13 ottobre 2016, 20:38 
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Iscritto il: venerdì 19 febbraio 2010, 17:23
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Gentili amici, ricorro alle vostre competenze per un chiarimento sulla gestione di un plastico digitale, particolarmente per ciò che attiene l’utilizzo delle stazioni nascoste.
In particolare vorrei sapere se utilizzando un sistema digitale generico, ovvero non con decoder sulle locomotive delle medesima marca, è possibile gestire le seguenti problematiche, senza (preferibilmente) o con un PC, ovvero:
- sapere quali binari sono occupati (possibilmente anche da cosa),
- far si che un treno, indipendentemente dalla posizione della motrice, si arresti in un determinato punto del binario di sosta (quindi in sicurezza),
- automatizzare il posizionamento dei deviatoi per fare entrare / uscire un treno in / da un binario dalla stazione nascosta.
Il tutto utilizzando componenti commerciali perché le mie competenze di elettronica sono prossime allo zero.
Ribadisco che il tutto è finalizzato esclusivamente all’utilizzo della stazione nascosta.
Spero di essere stato chiaro.
Vi ringrazio anticipatamente.

Giovanni


Ultima modifica di giosanta il giovedì 13 ottobre 2016, 22:17, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: giovedì 13 ottobre 2016, 20:57 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 23:54
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Ciao ,
tutto fattibilissimo, o con un pc o con una centralina evoluta, ovviamente con sensori di occupazione.

se hai bisogno di dettagli scrivimi pure una mail a info@plastico.bg.it

ciao,
Davide


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: venerdì 14 ottobre 2016, 21:14 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
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Ciao Giovanni,
sì può fare tutto quanto dici senza grossi problemi.

Avrai bisogno di:
1. Sensori di occupazione di binario: io uso gli HDM14 di Hans Deloof, ma in giro si trova qualcosa di già montato, oltre che di commerciale;
2. Sensori di occupazione puntuale: io me li sono progettati ed costruiti, ma sicuramente in giro si trova qualcosa ad infrarossi, oppure puoi usare i reed come fa Marcello Mari, ma devi dotare i rotabili di elettromagneti;
3. Una centrale DCC e relativi booster che supportino il protocollo Railcom, oppure un software come Rocrail che tenga traccia degli spostamenti dei convogli: io ho nuovamente progettato ed autocostruito, ma si trovano prodotti commerciali decisamente validi;
4. Una buona dose di pazienza per programmare il tutto... :wink:

Per ogni necessità, manda pure un MP.
Nicola


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: giovedì 20 ottobre 2016, 10:28 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Località: Torino
Nicola.Testoni ha scritto:
Ciao Giovanni,
sì può fare tutto quanto dici senza grossi problemi.

Avrai bisogno di:
1. Sensori di occupazione di binario: io uso gli HDM14 di Hans Deloof, ma in giro si trova qualcosa di già montato, oltre che di commerciale;
2. Sensori di occupazione puntuale: io me li sono progettati ed costruiti, ma sicuramente in giro si trova qualcosa ad infrarossi, oppure puoi usare i reed come fa Marcello Mari, ma devi dotare i rotabili di elettromagneti;
3. Una centrale DCC e relativi booster che supportino il protocollo Railcom, oppure un software come Rocrail che tenga traccia degli spostamenti dei convogli: io ho nuovamente progettato ed autocostruito, ma si trovano prodotti commerciali decisamente validi;
4. Una buona dose di pazienza per programmare il tutto... :wink:

Per ogni necessità, manda pure un MP.
Nicola

Concordo su tutto ad eccezione del punto 2...mai usati in quanto non necessari.


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: giovedì 20 ottobre 2016, 14:12 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
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Boh, io li trovo utili perché mi permettono di sapere che il treno è esattamente in quel punto in un certo istante di tempo e non in punto generico di una tratta.
Inoltre, quelli a IR funzionano anche con materiale non motore, senza dover apportare alcuna modifica al rotabile (aggiunta di resistenze sugli assi).
Infine costano molto meno di un sensore di occupazione di tratta (parlo di quelli con trasformatore di corrente), non alterano il voltaggio sul binario (se confrontati con quelli a cascata di diodi), e sono intrinsecamente bidirezionali.
Opinione personale comunque...

Nicola


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: giovedì 20 ottobre 2016, 15:27 
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Iscritto il: venerdì 19 febbraio 2010, 17:23
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Scusate, aiutate anche me a capire.
Lo schema che intendo realizzare è testa – cappio, dove il cappio è preceduto dal fascio di binari nascosto.
I binari del fascio di ricovero sono quindi percorsi solo in un senso.
Se ho capito bene il sensore di occupazione (es. EsuDetector ) non va cablato per gestire l’intero spazio tra le due “traverse limite” di ogni singolo binario del fascio ma solo un (presumo) sezionamento posto in prossimità della fine di questo binario di sosta in modo che “sentita” la locomotiva invii un segnale grazie cui la centralina fa arrestare il treno e ne memorizzi la presenza.
Ammesso (ovvero nella remota ipotesi abbia capito) sia così vi chiedo:
questo sezionamento dev’essere grande quanto l’intera locomotiva (in questo caso la più grande del parco) oppure basta che sia sufficiente a contenere il primo asse – carrello collegato al motore?
Quale dimensionamento prudenziale va dato ad un tratto di sicurezza “S” (spazio di frenatura) che andrà ad interporsi tra il tratto gestito del sensore e la traversa limite?
In merito al punto precedente; la /una centralina è anche in grado di gestire automaticamente la velocità in questo fascio di ricovero in modo da minimizzare le dimensioni degli spazi di frenatura?
Una volta dato il via libera all’uscita del treno eventuali carrozze con luci e/o decoder funzioni ausiliarie non interferiscono con il funzionamento del sensore d’occupazione, visto che passeranno sul sezionamento gestito dal sensore stesso?
Nel caso di un treno reversibile dotato di pilota con luci e/o decoder funzioni ausiliarie funziona lo stesso?
In quest’ultimo caso è possibile realizzare utilizzare binari tronchi, percorsi quindi in uscita nella direzione opposta?
Perdonate la banalità delle domande.
Ovviamente prima di realizzare alcunché metterò su un tratto di prova, ma un certo numero d’informazioni preventive mi sarebbero comunque molto utili, anche perché influiscono sul dimensionamento di certi elementi e quindi sul progetto.
Grazie ancora, anche per la disponibilità personale che mi è stata espressa.

Giovanni Santangelo


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: venerdì 21 ottobre 2016, 16:53 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
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Caro Giovanni,
la risposta alla tua domanda è abbastanza articolata. Non sono certo il più esperto del settore, quindi se qualcuno ha suggerimenti migliori, ascolta quel qualcuno!

A tempo perso mi sono guardato il manuale di ECoSDetector di ESU: è molto flessibile e, nel tuo caso, ti consente di fare parecchie cose con un solo dispositivo.

Prima di tutto: la lunghezza minima della sezione dovrebbe essere superiore al "passo elettrico" più lungo che hai tra le tue loco più una certa quantità di spazio che dipende dalla velocità della loco. Per passo elettrico si intende la distanza tra i centri dei due assi più vicini facenti capo ai due diversi poli di alimentazione. Ad esempio: una loco che preleva corrente da tutte le sale su entrambe le ruote ha un passo elettrico nullo; una loco che preleva corrente dal primo asse per un polo e dal secondo asse per il secondo polo ha una passo elettico pari alla distanza tra il primo ed il secondo asse, e via discorrendo. Quanto allo spazio dipendendente dalla velocità, visto che ti interessa conoscere quale loco hai sulla sezione, è necesario che l'intero pacchetto RailCom venga trasmesso durante il passaggio sulla sezione. Per questo motivo i vari produttori suggeriscono di considerare per la sezione isolata almeno il doppio della locomotiva più lunga.

Circa il dimensionamento prudenziale del tratto di sicurezza, tutto dipende dalla velocità massima a cui farai transitare la loco sul quel tratto e da come hai configurato -se l'hai fatto- l'inerzia di frenantura. Supponendo che la massima velocità in scala nella stazione nascosta sia 10cm/s (equivalente a poco più di 30km/h in 1:1), io considererei almeno 20-30cm. Almeno così ho fatto io per la stazione nascosta del mio plastico.

Non ti so dire se una centralina sia in grado di gestire in modo autonomo la velocità: quello che ti posso dire è che sono in grado di farlo praticamente tutti i SW di comando da installare su PC. In quel caso, con un poco di programmazione puoi fare in modo che il treno rallenti entrando nella stazione nascosta e si fermi una volta raggiunto il punto di arresto.

Circa l'uscita, dipende da come gestisci i sensori: normalmente nell'itinerario di uscita non ha importanza il sensore che usi per gestire il punto di arresto per il treno in ingresso. Io utilizzo tre sensori per ogni binario: uno per l'ingresso, uno per l'uscita ed uno per l'occupazione, ma si può fare tutto anche con un solo sensore se si calibra bene la velocità di ogni loco e si conosce la lunghezza di ogni convoglio. Non lo trovo molto sicuro, ma è fattibile.

Il caso dei treni reversibili va trattato con attenzione. Se non hai luci o decoder funzioni sulla pilota E usi un sensore di occupazione DEVI installare una resistenza sul primo asse altrimenti non riuscirai a rilevare mai la pilota. Questo non accade se hai luci o decoder sulla pilota O usi un sensore a raggi infrarossi. Stesso dicasi per i sensori basati su reed: devi installare un magnete sotto la pilota così come sotto la loco. Pensi che ti ritroverai mai a dover fare delle manovre di regresso di treni merci? Se sì, considera di installare le luci di coda sull'ultimo carro oppure di utilizzare sensori IR.

Circa i binari tronchi, sì, assolutamente possibile. La stazione nascosta del mio plastico è costituita da soli binari tronchi e gestita in completo automatismo, compresa l'inversione dei convogli non reversibili su un cappio di ritorno. Puoi vedere lo schema a questa pagina [link]

Buone prove,
Nicola


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: domenica 8 luglio 2018, 8:21 
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Iscritto il: domenica 4 marzo 2018, 23:42
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Località: Granducato di Toscana
Buongiorno,
senza stare ad aprire una nuova discussione, vi chiedo:
con la dotazione standard di una Z21 Roco, è possibile gestire il traffico di una stazione nascosta? Ovviamente dotandosi dei -fino adesso a me sconosciuti- sensori di posizione. Temo serva una centralina più evoluta.

Magari dico una bestemmia ma, nel caso di una stazione non nascosta ma semi nascosta (magari al piano inferiore di un plastico) è possibile gestire il movimento dei treni... ad occhio? :oops:


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: domenica 8 luglio 2018, 10:49 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
Messaggi: 2853
Località: Torino
Nicola.Testoni ha scritto:
Boh, io li trovo utili perché mi permettono di sapere che il treno è esattamente in quel punto in un certo istante di tempo e non in punto generico di una tratta.
Inoltre, quelli a IR funzionano anche con materiale non motore, senza dover apportare alcuna modifica al rotabile (aggiunta di resistenze sugli assi).
Infine costano molto meno di un sensore di occupazione di tratta (parlo di quelli con trasformatore di corrente), non alterano il voltaggio sul binario (se confrontati con quelli a cascata di diodi), e sono intrinsecamente bidirezionali.
Opinione personale comunque...

Nicola


Sensori a barriera IR tutta la vita! Li posizioni dove vuoi senza dover tagliare il binario, sono bidirezionali (nel senso che leggono nelle due direzioni del binario, se posti al livello del fungo della rotaia rilevano qualsiasi mezzo (possono fare anche da conta assi volendo) , sono economici e se si usano i ricevitori a 38KHz sono immuni a qualsiasi fonte di luce naturale e/o artificiale.
Pollice verso per i sensori ad assorbimento almeno in linea...forse hanno un senso in stazioni nascoste e su grossi impianti modulari.

Questo almeno in base alla mia esperienza... :mrgreen:

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: domenica 8 luglio 2018, 14:06 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Località: Pistoia
Ma se devi rilevare la presenza di un treno su una tratta lunga molto più del treno stesso, come fai con le barriere IR?


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: domenica 8 luglio 2018, 14:39 
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E all'accensione dell'impianto cosa rilevano ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: domenica 8 luglio 2018, 18:06 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6365
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Tz ha scritto:
E all'accensione dell'impianto cosa rilevano ?


Tipicamente quello che vogliono.
A prescindera da cosa si fa: trenini o centrale nucleare, tutto il sistema di comando e controllo va abilitato dopo almeno 15 secondi dalla messa in tensione delle apparecchiature elettroniche: sarebbe meglio 1 minuto.
Vale per qualsiasi apparecchiatura elettronica.
Se poi si usano microprocessori è opportuno programmare un uscita che conferma il suo corretto funzionamento: nell'automazione in genere è di fatto indispensabile quando non obbligatorio dalle norme di sicurezza.


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: domenica 8 luglio 2018, 18:27 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Località: Torino
Marcello (PT) ha scritto:
Ma se devi rilevare la presenza di un treno su una tratta lunga molto più del treno stesso, come fai con le barriere IR?


Si può mettere al centro della tratta così si ha almeno la certezza che il treno è nella tratta ma io preferisco mettere una barriera a inizio e fine in modo da essere certo dello stato di questa in più con questo sistema, avendo nota la lunghezza della tratta, cronometrando il tempo che ci mette il convoglio a interrompere le due barriere, si può anche saperne la velocità.
Dopotutto anche con i sensori di assorbimento non si ha la certezza di dove sia il treno nella tratta specie se il convoglio assorbe solo dalla locomotiva...si possono creare vari scenari di errore del tipo, treno reversibile senza illuminazione con loco in coda per il 90% nella tratta ma non rilevato fino a che la loco non arriva nella stessa oppure merci con loco in testa, appena la loco esce fuori dalla tratta, il sensore da via libera ma il 90% del merci è ancora in tratta! :roll:

@TZ: Bhe, se ti riferisci allo stato di occupazione dei binari della stazione, come ho scritto, i sensori di assorbimento in questo caso hanno un senso. Per la linea...parto dall'assunto che prima di spegnere l'impianto, i convogli siano stati parcheggiati nelle stazioni e non lasciati sparpagliati per il layout...nel caso di un black-out bhe...anche nelle ferrovie reali la circolazione riprende in modo graduale...in ogni caso sfortunatamente non abbiamo plastici da 100 mq quindi sarà difficile non ricordarsi dove i convogli erano prima del black-out :mrgreen:

Poi... ragazzi le due tecnologie hanno pro e contro...la migliore soluzione sarebbe di unirle ma...a questo punto....il plastico diventerebbe una trappola elettronica totalmente auotomantica...che gusto ci sarebbe! :lol: :lol:

Ciao
Despx


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: domenica 8 luglio 2018, 19:55 
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Il discorso non mi convine per niente e meno ancora quello di marco 58.
Nel mio impianto che NON è DCC, ma con 35 sezioni di BA, all'atto dell'accensione è in grado di rilevare quali sono le sezioni occupate, ovvero dove sono i treni, grazie ai sensori di assorbimanto e meno male che l'ho realizzato così altrimenti con l'80% del percorso non visibile sarebbe dura...


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 Oggetto del messaggio: Re: Gestione DCC della stazione nascosta
MessaggioInviato: domenica 8 luglio 2018, 20:28 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Domanda, ma se spegni l'impianto mentre un convoglio merci bello lungo transita a cavallo di due sezioni occupandole fisicamente entrambe ma dal pannello di controllo ti da occupata quella con la loco e libera quella prima dove però c'è tutto il convoglio, quando magari dopo tempo riaccendi l'impianto e lui ti da l'informazione errata come fai a intuirlo e risolvere?
E se una macchina ha le ruote sporche e si pianta in una sezione non captando la corrente e di conseguenza non segnalando la sua posizione....come fai a capirlo?

Ciao
Despx


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