kingoftwilight ha scritto:
faccio seguito a quanto detto stamattina postando ora l'immagine del progetto con qualche elemento di arredo in più.
Premetto solamente una cosa: osservando diverse stazioni della zona di pianura, guardando le tratte e cercando di capire anche le diramazioni verso le industrie ho osservato che moltissimi tratti sono rettilinei perfetti, e le poche curve che ci sono risultano talmente ampie che sono difficilmente riproducibili in un plastico. Pertanto mi può star bene un discorso di "curve" e "sinuosità" ma solo se riproduciamo un luogo dove queste sono presenti.
Premetto un'altra cosa: quando guardo i plastici "sociali" nelle varie manifestazioni modellistiche noto che di rettilinei ce ne sono a bizzeffe e soprattutto, tranne qualche raro caso, non capisco quanto possa essere reale un treno che passa per una stazione e ritorna, in direzione opposta, dopo nemmeno 40 secondi. Sarà solo per "far scena" ma se devo imparare da chi è appassionato allora tutto fa testo e mi viene spontaneo concludere con un "basta che piaccia a chi lo fa".
Detto questo:
Per ovvie ragioni.
Tentare di riprodurre coerentemenmte un tratto di linea ferroviaria di pianura in meno di 50 metri lineari di plastico è meglio lasciare perdere.
I plastici sociali devono rispettare anche loro le regole del luogo dove sono. Luogo che solo in rari casi è destinato al solo plastico.
I plastici modulari che riempiono le manifestazioni modellistiche hanno altre regole da rispettare: trasportabilità e il fatto di essere quasi sempre costruiti per le esposizioni.
Il realismo di un "osso di cane", se fatto come si deve è decisamente superiore ad un ovale: con il metro delle scale 1:10.
Su quello che piace non si discute, piace e basta, ma non deve annoiare e tanto meno essere paranoico (sempre con il metro in scala, fare 5:2 è un attimo).
Certo che se per fare il plastico avessimo tutti almeno un ettaro di superficie coperta: a beh allora!
Quasi sempre basta creare l'armonia che le verosimiglianza viene da sola.