Indubbiamente un eccellente lavoro…tanto di Cappello con la C maiuscola.

Però leggendo i tuoi interventi mi sono imbattuto in due termini….

Deformazione professionale e paturnie….

Ecco…..non tutti rovesciano sul passatempo la vita reale…
Lasciateci godere del poco…….

Ovvio leggo sempre volentieri gli interventi tecnici….e basta.

Giovanni

Per tornare in topic:
impianto dei movimenti lenti per deviatoi (modello Lemaco) con cablaggi comprendenti comando, controllo e polarizzazione dei cuori, sotto la zona di interconnessione FS.



Meno male che quest'impianto l'ho fatto 25 anni fa perchè dovessi farlo ora e andare a lavorare là sotto avrei enormi problemi...

E' visibilmente tutto su morsettiere, lavoro più impegnativo ma nel caso si guastasse un azionamento non c'è da dissaldare niente... basta svitare delle viti...

Vedi, se non avessi fatto purtroppo il ferroviere dovendo assimilare certi concetti e non potendo prescinderne (deformazione professionale) sicuramente non avrei fatto il mio impianto in quel modo perchè non ne avrei avuto i concetti di base (paturnie), per contro la mia limitata capacità elettronica mi ha consigliatao di autocostruirmi solo ciò che sapevo di poter realizzare e gestire senza dipendere da nessuno e da nessuna produzione specifica per il fermodellismo.
Quando prenderò la laurea in ingegneria elettronica e sarò in grado di autocostruirmi qualcosa di tecnologicamente più evoluto lo farò, sicuramente nella prossima vita...

Mi sembra che non è molto chiaro il fatto che nella ferrovia reale ci sono in gioco vite umane e danni a cose del valore di milioni di euro, perciò è necessaria una sicurezza al 100% sulla circolazione ferroviaria. Sui nostri plastici fortunatamente non si corrono rischi di questo genere, perciò penso che si possa tranquillamente chiudere un occhio se i livelli di sicurezza sono nettamente inferiori. Perciò se uno vuole fare questo immane lavoro per una propria passione e un proprio diletto, complimenti e ben venga, ma non credo si possa criticare chi accetta livelli di sicurezza molto inferiori che corrispondono anche a costi molto inferiori e impegno molto inferiore, a fronte di danni ben limitati e irrisori in caso di mal funzionamento.

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Beh, non è certo per motivi di sicurezza effettiva dei modelli in circolazione sul plastico... intanto deragliano ugualmente per tanti altri motivi dovuti ai ganci, carrelli, velocità ecc... ma per affinità impiantistica col reale che a me preme di più, così come il corretto segnalamento che raramente si vede riprodotto sui plastici, che non altri aspetti puramente estetici.

Appunto…
Io ho fatto il programmatore per tanti anni….poi è difficile stare dietro all’evoluzione tecnologica….e certo non mi metto a scrivere il mio sw per la gestione del plastico….
Ora, nel tempo libero, gioco con i treni…faccio quello che posso sul mio CasteFiorillo e mi diverto….uso il dcc e quando mi è capitato di dover autocostruire, mi sono detto….ma chissene…ed ho cercato il già modellisticamente inventato…..
Senza paturnie e deformazioni…

Complimenti comunque per le tue realizzazioni….
Personalmente sono più….come dire……terra terra

Standing ovation. Lavoro colossale e realizzazione pulitissima!!!

Ma no dai, davanti ho dovuto inventare intelaiature autocostruite in legno e profilati di alluminio cercando di spendere il meno possibile e dietro è un cablaggio scrauso da elettricista fatto con fili ricavati da cavi telefonici dismessi dalle FS...
Certo, ho cercato di farlo più ordinato possibile per cercare di capirci qualcosa nel tempo... non è un cablaggio professionale tipo Marcello (PT)...

Grazie.
Il mio obiettivo è quello di rendere disponibile la mia esperienza a chi incomincia a costruirsi un plastico o ha dei dubbi su alcune aree della realizzazione che coinvolge conoscenze multidisciplinari.
Ad esclusione dei binari flessibili (tutto il plastico è realizzato con binari flessibili PIKO Gleis A cod. 100 - i deviatoi sono auto-costruiti usando le rotaie dei flessibili), dei rotabili, dei decoders, del sw e di un paio di costruzioni della ormai compianta Rivarossi (stazione di San Nazario, Cabina di blocco e Pensilina) tutto il resto è autocostruito (FV, caselli, cabine telefoniche, caseggiati, alberi, recinzioni, cancelli apribili, lampioni, pali catenaria (in costruzione), ecc .
Ho cercato di spiegare soprattutto la parte impiantistica con i dispositivi usati ed i loro collegamenti, che nessuno racconta.
Il tutto in italiano.
La speranza è che qualcuno ne possa trarre un aiuto.

Complimenti per l'iniziativa che ha avuto buon fine.
Pensa che io ho giusto abbracciato ora (ma il plastico paesaggisticamente non è ancora finito... ) l'idea di scrivere le "Istruzioni di dettaglio" (documento ufficiale di ogni impianto reale... altra deformazione professionale ) per lasciare ai posteri giusto le informazioni esaustive sull'uso dell'impianto... ma intanto so già che il tempo venuto sarà tutto demolito...

A me, neofita del DCC, è servito moltissimo.
L'impianto digitale è descritto con molta chiarezza e il testo è corredato da utilissimi disegni/schemi a supporto.

P.S.
ho avuto la fortuna di poter vedere di persona il plastico di Roberto/Etsero17: è veramente fantastico!
Qui sul forum Roberto è molto presente sui temi legati al digitale ma ha anche due mani di grande valore modellistico.
I fabbricati, la vegetazione e mille altri dettagli sono di assoluto livello!

Ciao a tutti,
Mi sapete dire se c'è la possibilità di invertire la posizione di un servomotore dalla schermata del multimaus senza che vada ad invertire materialmente il motore, non vedo su quale cv si debba agire, Uso i decoder 4 servo di Paco,
Dal manuale non vedo quale sia la cv.
Saluti Agostino

Direttamente dal MultiMAUS direi di no.
Questa funzione si trova sui decoders servo.
Devi vedere se tra le CVs del decoder (che non conosco) c'è una CV da configurare per invertire la posizione del servo che ti interessa.