Lo penserei anch'io, però la vecchia Lima non c'è più! Ma neanche Rivarossi. E nemmeno Roco. Fleischmann pure. ...
Prendiamo la Piko che faceva i modelli stile Lima, ma di questi ne fa sempre meno...
Horny non sembra faccia fortuna con queste edizioni...
La conclusione non può esser che una sola: i modelli gestazionali delle ditte di successo di una volta sono fallimentari adesso.
E mettendoci anche il resto del mondo, quel che fa successo ora è prezzo, qualità apparente, esclusività e moda.
Chi aveva il vanto della qualità come affidabilità e assistenza, o ha cambiato approccio o è passato a miglior vita.

Come mai se "Non sembra faccia fortuna" di d445, e444 ed e656 serie hobby non se ne trova più una nei negozi? Tutte vendute perché utili sia per elaborazioni che per chi vuole avvicinarsi al modellismo senza spendere una fortuna. Piko oramai fa concorrenza a Roco... altro che serie hobby...

Commercialmente parlando, e di conseguanza anche modellisticamente (ho volutamente invertito i fattori), c'è un bella differenza tra un veicolo singolo e un elettrotreno o autotreno di fatto inscindibili.
La D 445 è proposta a prezzo "popolare" ma le altre diesel no, quindi tirate un po le somme.
ETR 200/220, ETR 250, ETR 300, ATR 100, Minuetto, i meno recenti, e via via i più recenti al vero, non ha nessun senso venderli a pezzi: non sarebbero più modelli ma giocattoli magari anche evoluti.
Prendere ad esempio Pendolino e Italo di fatto ha poco senso, di fatto in prima istanza sono nati come giocattolo.

Per le case modellistiche annunciare TAF e moderni ETR/ATR è solo pubblicità, produrli è un discorso diverso. (Prendete come metro di paragone il costo di una carrozza Vivalto e fate le necessarie moltiplicazioni, quindi aggiungete 130 € al veicolo motore.)

ETR 250 e 300 sono prodotti solo perchè hanno anche un mercato estero: quelli non sono solo treni, ma icone di un'epoca, e sono unici e irripetibili.
Qualcosa mi dice che lo ETR 300 tornerà nei negozi congiuntamente a al ritorno in circolazione del reale: intanto riempite il porcellino, ormai ci siamo quasi.

Beh.. il Giruno Trix, tanto per fare un esempio d'oltralpe, è venduto in set base a 5 casse con le unità di testa mentre gli altri elementi di completamento sono venduti a parte. Questo rende possibile l'acquisto in più soluzioni aprendo la platea ad una clientela più variegata; non vedo come questo "sistema" di vendita non possa essere ripetuto su elettrotreni moderni ove le composizioni variano dalle 3 alle 6 unità.

Tantissimo rispetto per il Settebello, il Polifemo e la ricca clientela estera ma prima o poi qualcosa di odierno e moderno nostrano qualcuno dovrà pur farlo sennò saremo sempre fermi a determinati anni ed epoche specifiche, mi auguro non finisca così per davvero...

Si va bene il Giruno, però le 5 casse hanno la loro ragion d'essere.
https://it.wikipedia.org/wiki/Elettrotr ... dler_SMILE

Il 5 casse è presentato da TRIX a 839,00 €.
Completo costerebbe 1649,00 €.

Mentre il modello completo è presenttao da PIKO a 1699,00 €.

Insomma è una bella spesa, probabilmente chi ha un plastico dove ci può girare intero non si pone il problema prezzo.

Un Rok, è al reale a 4, 5, 6 pezzi, ma se tanto mi da tanto, il prezzo del 4 pezzi è un attimo che abbia un 6 davanti.
Stesso discorso per TFR e TSR.

Se poi può andare bene anche un giocattolo, beh inutile stare qui a parlarne.

Addirittura la pagina di approfondimento… mah..
Ho fatto l’esempio del Giruno proprio per il principio di vendita… a 5 elementi non esiste nella realtà indi per cui è stata una decisione porprio per “abbattere” il prezzo finale molto elevato. Partendo dalla produzione del Pop, per esempio, potrebbero fare benissimo la 4 cassa a parte è così via anche per il Rock (ovviamente avrebbe un prezzo più importante in quando treno due piani)… non vedo cosa ci sia di così astronomico…

Giocattoli, elettrotreni storici… quello è altro discorso (non da me riportato e sostenuto)

Saluti

Però tra 3 e 4 casse cambiano anche la marcature (ETR 103/104) così come per il Rock (ETR 421/521/621)

Vitrains con il jazz ha risolto questo “problema” fornendo già nel set base le giuste marcature da applicare sul treno qual’ora ci si dotasse della quinta cassa venduta singolarmente (da etr 324 a 425 per capirsi). Penso sia una giusta alternativa, per garantire a tutti la corretta composizione.

Chi si accontenta gode dice il proverbio, meglio la versione giocattolo (da migliorare a cura del modellista) che nulla.
Io ad esempio nel 2006 mi accontentai dell'ETR 470 Cisalpino versione giocattolo della Lima Hornby pur di non dare 500/600 euro per il Lima Collection usato (4 elementi) allo speculatore di turno... per principio perchè non li vale!

Si ma un conto sono le scelte e le preferenze personali, una cosa ben diversa le scelte di una azienda che di fatto per norme deve guadagnare (minimo pareggiare i conti) altrimenti fallisce anche d'ufficio.

Si ok, ma se non produci anche qualche "giocattolo" come avvicini le nuove leve al modellismo, con le motrici da 220 euro? Bisogna pensare anche al futuro.

Al futuro ci pensi con gli star set con treni non più lunghi di un metro.
Non penso proprio che un TAF sia qualcosa di attrattivo per giustificare l'acquisto di uno start set.
Non dimentichiamo che, per es. Italo è stato in qualche modo sposorizzato da NTV, così come la Tartaruga 001 di Lima da FS nel secolo scorso.

Anche a me piacerebbe che i modelli costassero meno; ma facciamo due conti della serva:
- oggi ALn 668 in copia circa 200 € = circa 1/6 di busta paga media di lavoratore
- anni '80 stesso modello, ovvio con i canoni del tempo, circa 200.000 Lire = circa 1/6 di busta paga di lavoratore medio
Che di fatto al tempo era quello che ho speso e che era la mia busta paga.
Quindi Gottardo completo Lima circa 435.000 Lire = 1/3 dell a busta paga, +/- quello che mi sarebbe costato lo ETR 300 se lo avessi preso in rapporto al compenso mensile quale titolare di ditta.
Tutto il resto era in rapporto come oggi.

Di contro c'è che le altre spese mensili erano minori di oggi e diverse non ancora esistenti, alcune manco immaginabili: telefonino, internet, spese condominiali, mutuo, ecc. ecc..