Credo che tu debba farti uno schema a blocchi su cosa vuoi ottenere.
Se ho capito, il tuo obbiettivo è un tracciato tipo questo :
Allegato:
Schema generale - 1.png [ 3.31 KiB | Osservato 1355 volte ]
con stazioni tipo questa :
Allegato:
Stazione due binari - 2.png [ 9.44 KiB | Osservato 1355 volte ]
Si stabilisce un punto comune che è la trazione realizzata con un sistema DCC per comandare i singoli treni.
Lo si acquista ready to run, ovvero pronto all' uso. Centralina, lokmaus o similare più evoluto, decoder su ogni locomotiva, due fili ai binari, et voilà.
Volendo si possono collegare uno o più palmari, bruttissimi da usare, ma che consentono all' operatore di essere proprio lì sul punto dove serve.
Per l' ACEI, invece, puoi scegliere frà queste soluzioni :
------ SOLUZIONE 1 : ------
- PLC che realizza l' ACEI, interfacciato coi moduli di occupazione, segnali, deviatoi, banco di manovra, quadro luminoso.
* Occorre verificare che i moduli di occupazione gestiscano almeno 12V e non solo 5V, o eventualmente che il PLC accetti i 5V
* Banco di manovra e quadro luminoso, li farai alla tensione che più ti garba
---------- Pro e contro :
+ Pro : programmare un PLC, collegarlo, etc. e lo conosci a menadito
- Contro : affrontarne il costo
Un esempio di questo :
viewtopic.php?f=7&t=91982&hilit=plc------ SOLUZIONE 2 : ------
- programma commerciale che realizza l' ACEI, interfacciato al sistema DCC che con propria interfaccia (loconet) comunica coi moduli di occupazione commerciali e poi con segnali, deviatoi, banco di manovra, quadro luminoso
* Il programma è di quelli che regolano la circolazione e che, per funzionare necessita di un PC, di una centralina e di un booster
* Occorre definire una serie di stringhe che costituiscono la logica di funzionamento dell' ACEI (non lo conosco in dettaglio). Ovviamente, quì non si mette il comando dei decoder delle locomotive, quindi quelle restano solo al comando dell' operatore
---------- Pro e contro :
+ Pro : costo credo molto più abbordabile
- Contro : una logica di programmazione che sarebbe nuova per te e della quale dovresti percorrere la "curva di apprendimento"
------ SOLUZIONE 3 : ------
- sistema ARDUINO o altra scheda hardware che realizza l' ACEI, interfacciata con propri moduli di I/O per interagire con moduli di occupazione, segnali, deviatoi, banco di manovra, quadro luminoso.
* Il programma lo scrivi tu in C e gli fai fare ciò che vuoi. Se non scrivi nulla per interfacciarti al DCC dei treni, quelli saranno comandati solo dall' operatore tramite lokmaus, etc.
---------- Pro e contro :
+ Pro : sicuramente molto meno costoso
+ Esistono soluzioni hardware già quasi pronte. Per esempio :
..........
http://www.grifo.com/home.htm..........
https://www.robot-italy.com/ (la pagina iniziale mostra una scheda a relè interfacciata con ETHERNET. Non far caso. Non hanno solo quella)
- Contro : una logica di programmazione che sarebbe nuova per te e della quale dovresti percorrere la "curva di apprendimento".
- Più difficile del programma di circolazione della soluzione 2, perchè qui si dovrebbe progettare tutto l' hardware o la sua strutturazione
------ SOLUZIONE 4 : ------
- ACEI realizzato totalmente in hardware, tramite la combinazione di porte logiche di circuiti integrati come 74HC00, 74HC04, 74HC08 e similari, dal costo di 0.3 Euro per ogni IC contenente 4 porte (!)
- Una volta realizzato il tutto, gli si può aggiungere una scheda di I/O che comandi gli itinerari tramite RS232
- Sì, è il sistema di Tz, ma lo cito perchè sono sicuro che le logiche SIEMENS o SCHNEIDER che usavi, costavano almeno 10.000 Lire a porta logica, ovvero 5 Euro a porta logica
E poi altre, ma per ora bastano queste.
ALTRE OSSERVAZIONI
Zone DCC
E' importante separare le zone in DCC tramite centralina, o forse booster, dedicate. Per far sì che un cortocircuito non blocchi tutto l' impianto.
Questo me lo ha insegnato l' amico Andrea : in un sistema unico DCC, se erroneamente viene impegnato uno scambio in falsa posizione, si crea un cortocircuito che manda in protezione il DCC. Non funziona più nulla ed occorre muovere la locomotiva a mano per togliere il problema.
In caso di DCC su distretti separati, invece, è sufficiente comandare lo scambio alla posizione corretta, ed ecco che si può riarmare il DCC di trazione senza dover toccare la loco.
ANCORA VELOCITA' E LUNGHEZZA SEZIONI
Se vai sul sito di Marcello Mari :
https://www.marmari.org/modellismo/menu.htmvedrai (o forse lo sapevi) che in pochissimo spazio ha realizzato un plastico automatico con tanto di zona ombra.
L' automatico non ti interessa, ok, lo sò, ma quel che conta è che non ha usato sezioni lunghe metri e metri.
Anzi, i suoi treni stanno di misura nelle sezioni assegnate.
Se lo ha fatto lui (che, però, è uno dei bravi) lo puoi fare anche tu, che hai tanta esperienza e sei smaliziato.
Non sò dove tu abbia letto che la sezione debba essere molto più lunga del treno.
Può esserlo, ma non è indispensabile.
Stefano Minghetti