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Anziché parlare in generale, con commenti gratuiti che servono a poco, se non a nulla, facciamo qualcosa di utile e addentriamoci meglio - anche con un intento storico/culturale - nell'ambito del sistema digitale tracciandone alcune peculiarità "storiche". Ovvero creiamo qualche "Pillola" di indubbio interesse.
Pillola...
Estratto dal quotidiano "La Stampa" del 21 aprile 2018. Articolo di Antonio Lo Campo.
Anche per i trenini elettrici è arrivata l’era digitale Al Model Expo 2018 un plastico di 35 metri con le nuove tecnologie ANTONIO LO CAMPO 21 Aprile 2018
Da sempre, è noto come «trenino elettrico». Oggi potremmo ribattezzarlo «trenino elettronico» o, meglio ancora, «digitale». La tecnologia che avanza cambia anche gli hobby. Il fermodellismo è una di quelle passioni che nascono quasi sempre da ragazzini, con il primo «start set»: una locomotiva e tre vagoni. E se agli inizi il metodo per farli funzionare era un piccolo apparato a batterie, per poi passare ad un alimentatore in analogico, ecco oggi a farla da padroni decoder e computer, in grado di far funzionare impianti ferroviari in miniatura come ferrovie vere, e con grande realismo: «Il trasformatore che fa funzionare i treni in miniatura agisce sui binari, perché è qui che arriva la corrente – spiega Nuccio Raneri, fermodellista del Gruppo CV 19 - Amici di DCCWorld.com, esperto di impianti in digitale –. Con il digitale sono le locomotive che funzionano. Quindi, come un vero macchinista, il fermodellista, con un piccolo apparato guida il treno come nella realtà sul suo plastico». Nelle locomotive è infatti montato un minuscolo decoder guidato da un apparato tenuto in mano dal modellista. Ma c’è di più: il digitale permette di gestire, con un computer, un impianto ferroviario come una vera sala di smistamento treni. E tramite un Pc si coordina tutto: circolazione treni, segnali. Raneri è un giovane ingegnere informatico: messinese, si è laureato al Politecnico di Torino alternando gli studi con la passione per il fermodellismo, iniziando presso la storica associazione Arcamodellismo: «Oggi, il 70 per cento dei fermodellisti utilizza il digitale. D’altra parte, questo rende tutto molto più realistico. Il modellismo ferroviario resta sempre un gioco meraviglioso, ma l’appassionato di treni pretende realismo, considerati anche i costi dei modelli. E il mini-decoder, dotato del «loksound», permette ad esempio di riprodurre il rumore del locomotore vero e proprio».
Ultima modifica di pierpaolo il sabato 14 ottobre 2023, 20:02, modificato 3 volte in totale.
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