Un saluto a tutti.
E' venuto il momento di installare sul mio plastico FS in epoca III, riproducente una linea secondaria a trazione vapore/termica, una linea telegrafica sorretta da pali in legno. Non ho mai visto nulla di simile per ispirarmi, e non so se affrontare il tutto con l'autocostruzione, come mio solito o rivolgermi alla produzione industriale, ma di italiano, anche qui, non ho trovato nulla se non cose troppo grossolane.
Ho fatto alcune prove per i pali utilizzando spezzoni di profilato in alluminio da mm 1,25 battuti a martello per far assumere una forma irregolare da palo non tornito e inserendo le mensole reggi isolante realizzate in filo armonico da 0,4 mm, il che é già un lavoro eterno. Per gli isolanti, invece, funziona bene un micro spezzone di guaina bianca del doppino telefonico. Ma poi per i cavi elettrici, come fare? Soprattutto vorrei riprodurre il tipico andamento "lasco" dei cavi, tra un sostegno e l'altro, assolutamente non tesato. Qualcuno ha qualche idea e/o suggerimento?

A Novegro c'erano dei bei pali di MS (mi pare) in fusione.
Comunque, data la tua solita bravura, penso che l'autocostruzione costi un bel po' di meno!
In ogni caso, dallo stesso produttore ho visto una cosa caratteristica, che è molto italiana e che nessuno ha mai riprodotto e cioè i doppi pali in c.a. uniti da flange (o come altro chiamarle?) ovali. Lo so che non c'entrano niente con la linea telegrafica, ma la tua fabbrica avrà un consumo di energia elettrica, no?

Auhagen mi pare abbia qualcosa.

io ho preso quelli di MS Accessori......con una corretta verniciatura, secondo me, sono i migliori...ciao

Carissimo dottore, Lei mi fa sempre dei complimenti che mi imbarazzano!
In ogni caso, mi fate vedere qualcosa?
E poi per i pali va bene, ma poi per i fili del telegrafo che fare?
Una volta si diceva fine come un filo del telegrafo... bava da pesca? ma poi non rimane lasca come vorrei.

Chicco, per i pali, gli stuzzicadenti di bambù, quelli lunghi da spiedini, costano una sciapata e sono molto realistici, sono di legno!
Gli isolatori, fai dei ganci a uncino con ottone da 0,5mm e ci attorcigli intorno del filo per saldare sottile, da 0,5mm, e per il filo, quello elastico della SBM! Quello apparso su un non troppo lontano TTM, usato per fare la catenaria.
Sai che faccio: siccome mi è avanzato in casa un palo telegrafico, mandami l' indirizzo e te lo spedisco, assieme ad uno spezzone di filo!

Ti ho inviato il mio indirizzo per mail. Grazie!
A maggior chiarimento, intendo realizzare il tipo di palificazione presente nella foto che allego, con i pali in legno naturale, non torniti come si trovano ora.

Non li ho visti ma li cercherò. In ogni caso il mio stabilimento produrrà al suo interno l'energia elettrica con una possente macchina a vapore che metterà in funzione un alternatore. Prima dell'inverno vorrei terminare la centrale termica con le sue quattro caldaie Cornovaglia.



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Chicco il palo che ti mando è sulla tipologia da te richiesta.
Telepatia?
Ps, se gli "stuzziconi" risultano troppo dritti, basta metterli sopra una pentola con acqua che bolle, si piegano a vapore!
Ma non saremo troppo anziani per giocà con 'ste cose?
Però mi diverto troppo per smettere!

Io li ho fatti con gli spiedini di bambu, come detto da Torrino, quelli delle prime due foto li ho poi completati con isolatori autocostruiti, gli altri con isolatori e bracci della SAI ma modificandoli, a proposito, questa marca proponeva anche i pali (ovviamente erano nella scatola con gli isolatori) ma li ho reputati di forma molto regolare e dall'aspetto troppo "plasticoso", pertanto ho utilizzato i soli isolatori.

@ ale.636
realizzazioni stupende! In particolare nelle foto in controluce, grande effetto.
Ma dimmi dei fili, bava da pesca da 1/10?
E attaccata agli isolatori come, ciano?

Il filo usato é quello per la pesca, spessore 0,05mm (se non addirittura 0,005,dovrei ricontrollare)
Anche io avrei desiderato dare un'po di "freccia" al filo, ovvero fargli assumere l'andamento penzolante dei cavi reali, ma con questo materiale non é possibile, l'unico filo é quello per cucire le scarpe, che esiste anche molto sottile ed ha come caratteristica quella di non avere sfilacci come il fratello filo da cucire in cotone, si potrebbe imbevere con del cianoacrilico o vinavil e mantenerlo in posizione fino ad essiccatura, avendo così la classica pancia tra un palo e l'altro.
Quando realizzai il lavoro, avevo come priorità l'aspetto realistico, il che avrebbe compreso anche la freccia da dare al filo che, altresì, doveva essere anche molto sottile, ma a questo punto i fili metallici e in cotone o simili erano incompatibili con il realismo (troppo spessi), mentre il filo da pesca era incompatibile con il discorso freccia.Quindi, sempre privilegiando l'aspetto realistico di spessore e colore del filo, da buon Italiano, ho cercato di aggirare il discorso freccia sistemando i pali in modo molto più ravvicinato del solito (e quindi con effetto freccia pressoché smorzato) immaginando che il luogo dove sono dislocati é molto impervio e soggetto a forti raffiche di vento, pertanto i tecnici hanno ritenuto necessaria la posa ravvicinata dei pali per evitare che i colpi di vento potessero mettere in contatto i fili tra loro o con i rami della abbondante vegetazione....(ce ne vuole di fantasia, eh!).
Sempre per seguire la realtà (il diorama si ispira ad un tratto di linea esistente), ho posato la linea telegrafica sul lato anteriore ben consapevole che questa posizione mal si concilia col mettere le mani per rimuovere il materiale dai binari, io comunque, dato che anche al vero i fili sono molto sottili, valuterei, e mi é stato anche suggerito all'epoca, di non posare per niente i fili, tanto riprodotti in scala manco si vedrebbero

Grazie, troppo buono

Si

Ciao Ale, la stazioncina riprodotta dovrebbe essere questa, vero?
(Io facevo la foto ed il mio amico provava a "mettersi in posa!")

E' proprio vero, la Terni-L'Aquila- Sulmona offre scorci molto interessanti per chi ha voglia e capacità di riprodurli in un plastico o in un diorama.
Ma, tornando ai pali per la linea telegrafica, questi della Auhagen, opportunamente trattati, come li vedete?




STEFANO

io li vedo così
Per la foto ho usato anche il flash che ha sparato parecchio



Sempre Auhagen ha un tipo più vecchio che ho usato per il curvone di ingresso alla mia stazione di Rende.



Come al solito se cliccate sulle foto ne potete vedere altre relative agli stessi moduli.

Ciao a tutti
Mario

Vabbe', se intervengono Alessandro e Mario e ci fanno vedere le loro opere, siamo a posto!
In ogni caso mi sembra che quanto suggerito da Ale.636 circa il "rinforzo" del filo mediante cianoacrilato sia corretto. Ma quanti pali mai dovrai mettere?
@ Capolinea: dove è presa quella splendida foto? E' una linea FS? Le carrozze non sembrerebbero. E forse neanche la loco. Azzardo: la Brescia-Iseo?