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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: lunedì 12 maggio 2014, 22:47 
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SECoNDa PARTE

oltre che suLla WP&Y prestarono servizio in Nigeria, Costa d'oro,Australia, Iraq,India e Birmania.
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dopo il conflitto alcune unita' furono assegnate a MALESIA, Filippine,Siam,Cambogia,Cameroun e Tanganica. Dopo la guerra furono replicate diverse unita' per il Congo belga, la ferroviaGibuti Addis Abeba E le ferrovie del Peloponneso in Grecia dove la 7108 haprestato servizio fino alla fine degli anni '80..
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Diverse Macchine sono consevate e almeno due in Australia funzionanti.
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spero di aver toccatoun argomento interessante e fatto conoscere una locomotiva che, pur se costruita per esigenze belliche, ha dimostrato di essere all'altezza delle piu' raffinate realizzazioni.
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red


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: mercoledì 14 maggio 2014, 22:02 
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Iscritto il: mercoledì 25 maggio 2011, 21:42
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Ho cercato di trovare ulteriori cose interessanti sulle Mac Arthur( si chiamavano cosi' dall' omonimo generale della flotta del Pacifico) e oltre ad averne scoperta almeno una persino in Portogallo, Ho trovato foto e disegni interessanti. Le foto del tempo di guerra sono poche stante il segreto militare che gravava sulla linea. Quelle dell' immediato dopoguerra limitate a pochi esemplari,dal momento che i militari americani ed inglesi,neloro uso intensivo le avevano rese pressoche' inservibili (come gran parte del parco macchine a scartamento ridotto, comprese le K28 D&RGW). Le Locomotive 190 e 192 sono oggi vive e vegete anche se come attrazione nei Theme park-
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queste foto testimoniano i trasferimento della locomotiva sulla tweetsie railroad dal porto di skagway
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Come gia' detto anche la 192 esiste ancora a dollywood ma la prefisco cosi'
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Altre locomotive di cui ignoravo la sopravvivenza sono in Honduras anche se monumentate.
Tutte hanno fatto servizio fino alla fine degli anni '70 per conto della United Fruit.
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Speriamo che qualcuno pensi a realizzarne un modello ch potra' essere ambientato ovunque,Magari con piu' scartamenti come al vero.
Concludo per ora con un'immagile di una mac arthur greca che, speriamo un giorno di rivedere in funzione.
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Se avete ulteriori notizie o foto anche da vecchi libri vi pregheri di pubblicarle.
Spero che quest' argomento abbia attirato la vostra attenzione verso lo scartamento ridotto americano che e' inesauribile e senza confini.


Red


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: giovedì 15 maggio 2014, 14:57 
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Iscritto il: domenica 23 settembre 2012, 13:04
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Red, devo farti i miei più sentiti complimenti per la tua competenza e passione in materia.

La tua conoscenza e la tua voglia di conoscere sempre più (e far conoscere, visto che pubblichi tutte le chicche riesci a scoprire nel mare magnum della rete ... e non solo) sono veramente encomiabili.

Io oltre alla passione per lo scartamento ridotto americano unisco quella per quello anglosassone ... Ti ringrazio per avermi fatto scoprire realtà delle quali non conoscevo nemmeno l'esistenza.

Grazie.

Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: giovedì 15 maggio 2014, 22:52 
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Iscritto il: mercoledì 25 maggio 2011, 21:42
Messaggi: 259
Allora debbo confessare la mia passione anche per lo scartamento ridotto coloniale britannico,in particolare per uello indiano e sudafricano. Piu' ancora per le favolose garratt a 2 piedi , molte delle quali sono preservate in varie parti del globo, dal texas all'inghilterra passando per la svizzera. Ma questo e' un argomento che esula da quello in trattazione (Americano).Inoltre oltra allo 0n30 americano (Vorrei fra l'altro rifare completamente il diorama di red mountain pass)http://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=7&t=67284&start=15 mi sono cimentato nelle ferrovie calabro lucane in H0ehttp://forum.duegieditrice.it/viewto ... 21&t=70597 ed ora (forse) affrontero' quelle siciliane in Hom, Ma questo non e' l' argomento dovuto. Per quello che riguarda l' America ho invece in elaborazione qualcosa sulle ferrovie messicane e dello Yucatan. Nonchè sulla Southern Pacific Narrow Gauge .....Vedremo.... Ti ringrazio comunque per l' apprezzamento.

RED


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: martedì 20 maggio 2014, 18:57 
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Iscritto il: mercoledì 25 maggio 2011, 21:42
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DUE LOCOMOTIVE DUE STORIE UN FOTOGRAFO (John WEST)
-Una delle locomotive piu' belle e' a parer mio l' articolata ex UINTAH ex SUMPTER ed infine FIDECA #250 e 251 Sono poche le foto a colori che la riprendono fresca di officina. Bella e questa foto di John West che ci ha lasciato magnifiche fotografie di ferrovie americane.Ricordo che le ferrovie del centro america di proprieta' della UNITED FRUIT erano in perfetto stile Yankee salvo le scritte in spagnolo. Alcune locomotive con la marcatura C.ia AGRICOLA erano di prorieta' della United fruit anche se al servizio della ferrovia.
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IRCA 250.jpg [ 207.03 KiB | Osservato 8186 volte ]

-BUYCH CASSIDY E SUBDANCE KID si erano specializzati negli assalti ai treni della D&RGW in Colorado e New Mexico. La loro fama ea immensa, altrettanto forte era la taglia sulle loro teste.
Tanto alta che i due amici proseguirono la loro attivita' in Bolivia dove sembra furo uccisi in un conflitto a fuoco con l' esercito.(qualcuno dice che non e' veroe che rientrarono sotto falso nome negli USA dove vissero felici e contenti). John West ha immortalato la locomotiva da manovra della stazione di La Paz, Una bellissima shay onusta di storia e di anni con ........un solo carrello funzionante.
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Ho pubblicato queste foto a dimostrazione , ancora una volta, di quanto lo scartamento ridotto americano si presti anche modellisticamente alle piu' disparte ambientazioni. Un rimpianto per il fatto che la MMI non produrra' forse mai piu' il modello della #250. per le foto di John West basta guardare il sito con le foto che sta di volta ain volta arricchendo di foto e di Storie.

red

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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: giovedì 14 agosto 2014, 15:46 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 18:43
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Località: Terre d'Acqua - Regno di Mezzo
Salve ragazzi,
vado un pò O.T. ma sono estremamente curioso : sto seguendo le serie televisiva "Hell on Wheels" trasmessa al lunedì sera su RAI4.

Domanda per gli esperti: locomotive e vagoni sono "veri" ovvero di qualche amministrazione oppure solo mezzi ricostruiti per uso scenografico ?

Le locomotive classe American Standard 4-4-0 erano veramente cosi "grezze" ? (inteso come assenza di particolari, in confronto alle nostre loco a vapore).

Grazie anticipato a chi mi risponderà
Buone ferie

Piero


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: sabato 16 agosto 2014, 14:20 
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Innanzitutto buon ferragosto a tutti.
E' cApitato anche a me di vedere quel programma televisivo. Al primo quesito, francamente non so rispondere, Molti films sono infatti girati utilizzando macchine di proprieta' degli studios,spesso inattive ma fatte sbuffare e fumare artificiosamente.(purtroppo anche macchine famose come la n.11 RENO ,riprodotta da rivarossi in tutte le scale, ed oggi tristemente relegata in tale ruolo.)Lo stesso vale per i vagoni-Inoltre In America esistono ditte specializzate per la costruzione di repliche di locomotive storiche, principalmente 4-4-0 american e relativi convogli. Al momento e' in fase di costruzione il convoglio dei funerali di Abramo Lincoln.Quanto all' aspetto era certamente diverso dalle attuali locomotive. I cow-catchers erano più grandi (c'erano ancora i bisonti).Gli agganci erano a barra di tipo link-and-pin non c'era l'impianto frenante westinghouse e non c'era l'impianto elettrico per l'illuminazione,
Le macchine bruciavano legna ed avevano percio' vistosi parascintille. L'iconografia classica del West ci ha abituati alle american ma spesso per la costruzione di linee si faceva ricorso a macchine ancora piu' semplici come la MINNETONKA usata per la costruzione della Northern Pacific.
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northern-pacific-railroad-locomotive-45573.jpg
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Per chi volesse vivere l'esperienza della costruzione delle linnee ferroviarie dell' epoca del West, consiglio il fil (muto9 DI jOHN fORD (QUELLO DI OMBRE ROSSE) xche si chiama IRON HORSE. Per chi invece voglia vedere locomotive 4-4-0 in azione il film
(muto) THE GENERAL con Buster Keaton. Infine per gli appassionati di Narrow Gauge il film DENVER E RIO GRANDE (in versione italiana si chiama L'avventuroa storia del generale Palmer).

SENZA CADERE NELLE TRAPPOLE DEGLI STUDIOS CINEMATOGRAFICI.


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: martedì 19 agosto 2014, 8:40 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 18:43
Messaggi: 257
Località: Terre d'Acqua - Regno di Mezzo
Ciao Red,
grazie per i tuoi chiarimenti.

Nelle 2 puntate del 18 agosto si sono visti alcune cose interessanti :

- alcune riprese dal basso delle locomotive e dei vagoni che mi fanno propendere per delle riproduzioni effettivamente funzionanti.

- lo scalo ferroviario del paese visto dall'alto, con i vari binari di raccordo con lo scalo merci.

- il tipico ponte ferroviario tutto in travi di legno; mi ha solo lasciato un attimino perplesso l'assenza della controrotaia.

- i binari che in corrispondenza dello scalo sono interrati, mentre in linea sono semplicemente appoggiati sulle traversine e bloccati da chiodi a L. (ecco perchè riuscivano a costruire 1 miglio di ferrovia al giorno).

Domanda : ma il fatto di non interrare le traversine in una massicciata classica, a cosa era dovuto ? Mancanza di tempo, costi troppo alti oppure ad altro ?
E lo spostamento laterale dovuto alla massa del treno in corrispondenza delle curve come veniva gestito ?

Una cosa che non sono riuscito ancora a capire è lo scartamento usato in questa serie tv; guardando la proporzione persone-locomotive/vagoni sembrerebbe "ridotto", se invece guardi le proporzioni persone-binari sembrerebbe scartamento normale.

Cosa ne pensate ?

P.S. - Comunque è la prima volta che vedo una serie tv che ha come protagonista il treno e la ferrovia, e vedendo questa serie, sono sempre più attratto da un bel diorama in H0n3.

Piero


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: domenica 24 agosto 2014, 21:54 
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Forse nessuno ha presente le condizioni contrattuali che riguardavano gli appalti ferroviari. Di solito due compagnie avevano la concessione ed un termine temporale non procrastinabile per giungere ad un obbiettivo.La compagnia ferroviaria che avesse raggiunto per prima tale obbiettivo nel termine previsto avrebbe gestito l'intera ferrovia ,l'altra ,perdendo la gara ,sarebbe stata estromessa dalla gestione, con perdite finanziarie spaventose.Nel caso nessuna delle due compagnie avesse raggiunto l'obbiettivo ne termini prefissati l'aggiudicazione sarebbe andata alla compagnia che avesse steso piu' miglia di binario. Per questo obbiettivo tutto era lecito. Vennero in America migliaia di lavoratori cinesi e centinaia di migliaia d' immigrati e di ex schiavi del sud lavorarono alla costruzione delle ferrovie. Ovviamente c'erano indiani e bufali sul percorso e si usavano spesso maniere forti. (qui nasce la leggenda di Buffalo Bill).Non mancavano sabotaggi reciproci e agenti infiltrati che fomentavano il malcontento tra gli operai per rallentare i lavori. In qualche caso, come quello narrato dal film Denver e Rio Grande, si giunse in realta' ad assumere veri e propri "soldati" e a costruire veri e propri fortini lungo la linea che sarebbe poi diventata famosa come Royal Gorge.Questo in una guerra che oppose la Denver e Rio Grande con la concorrente Santa FE'. Tale "guerra" anche se mostro' da ambo le parti un esibizione di potenza militare, fu al vero incruenta e si risolse più in tribunale che sul campo. Non si segnalano fatti di sangue salvo il ferimento ai glutei di un "soldato" sorpreso da un "milite" della parte avversa a letto con la propria moglie.Insomma quello che contava era arrivare primi alla meta e stendere quanti piu' chilometri di ferrovia, rinviando altri discorsi ed altri ulteriori costi di sistemazione(che sarebbero stati comunque a carico del vicitore) dell' armamento ad un momento successivo alla vincita della gara. Per questo si privilegiava la posa di quante più miglia possibile di binario con costi umani assolutamente proibitivi.

RED


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: martedì 2 settembre 2014, 14:38 
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sempre a proposito delle locomotive replica per i film vi invio delle foto della EMMA SWEENEY costruita in llegno in scala 1:1ed utilizzata in diversi films e telefilm - Oggi questa locomotiva, copia della RGS 20 e' ritornata a Durango dove verraì restaurata ed espostain vari siti in colorado e california. Se ci fate caso le ruote sono tutte senza bordino.
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ovviamenye tra le macchine di proprietaì degli Studios non voglio scordare,anche se non narrow gauge , la V & T RENO. prodotta da rivarossi pocher e non solo in tutte le scale.
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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2014, 19:35 
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Ravvivo la discussione, segnalando delle news nel sito dell'amico k27
Sandro, era un raduno AMORS ho una convention??? Belle foto ma quelle dall'alto fatte con quei così volanti che ormai infestano una qualsiasi manifestazione, e che tutte le volte quando ci sono con un occhi li seguo, perché ho una paura che li schiantano, e non vorrei essere la vittima :lol: :lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: mercoledì 8 ottobre 2014, 16:30 
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Iscritto il: domenica 23 luglio 2006, 14:33
Messaggi: 914
Località: Lugano
Ciao, si trattava di una fiera di ferromodellismo alla quale siamo stati invitati.
Per quanto riguarda le foto con il drone, come si può ben vedere, è stata scattata mentre nel
padiglione non vi era pubblico. Questo poiché la recente legislazione svizzera vieta il sorvolo
di pubblico durante manifestazioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: giovedì 9 ottobre 2014, 21:52 
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Iscritto il: venerdì 23 ottobre 2009, 22:34
Messaggi: 288
Località: Trento
Sta legge ci vorrebbe anche in Italia, ma hanno altro da pensare votare.....

Allora vi siete divertiti, e della convention di Adliswil ci sono news ho ormai non fanno più niente


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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: sabato 8 novembre 2014, 18:14 
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Iscritto il: domenica 23 luglio 2006, 14:33
Messaggi: 914
Località: Lugano
... qualche foto di materiale in Fn3 (1:20,3)

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 Oggetto del messaggio: Re: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: lunedì 8 dicembre 2014, 19:30 
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Iscritto il: venerdì 23 ottobre 2009, 22:34
Messaggi: 288
Località: Trento
Bene non so chi è potuto essere a visitare la mostra a Silandro questo ponte dell'immacolata, ma di scartamento ridotto c'era qualcosa ma non molto, dei diorami e vetrinette,
Prossimi giorni caricherò delle foto
Ciao


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