Oggi è sabato 27 dicembre 2025, 22:49

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 24 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Andrea: in costruzione.
MessaggioInviato: mercoledì 28 settembre 2016, 16:37 
Non connesso

Iscritto il: sabato 24 dicembre 2011, 17:55
Messaggi: 23
Località: Alatri
Ti ringrazio per i complimenti.
In effetti i lavori di falegnameria, essendo io molto pignolo, mi hanno fatto ''perdere'' un bel pò di tempo,ma meglio una struttura ben costruita che una fatta tanto per.
Sinceramente anche per me i cavalletti non sono il massimo e piano piano li sostituirò con delle gambe fisse di legno proprio per rendere la struttura migliore.

Ti ringrazio ancora per i tuoi complimenti, mi spingono a fare sempre meglio. :)

P.S. non sminuire il tuo lavoro (andrò a vederlo), ma anche le cose più semplici richiedono pazienza,ingegno e manualità quindi ti faccio un grande in bocca a lupo per la tua opera. :D


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Andrea: in costruzione.
MessaggioInviato: venerdì 30 settembre 2016, 17:19 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
Messaggi: 668
io non credo affatto che il raccordo parabolico sia d'obbligo....se si realizza la sopraelevazione in curva (binario inclinato di tot gradi), non si necessita di un raccordo parabolico, volendo anche al vero. Nella realtà il raccordo parabolico ha l'unica funzione di incrementare in "modalità soft" la forza centrifuga che agisce sul convoglio/automobile/moto/ecc... . Se il piano di rotolamento è "munito" di inclinazione rispetto all'orizzonte o, per i più pignoli, al piano orizzontale di riferimento, non serve un ingresso con raggio di curvatura decrescente (per l'appunto parabolico). Trattando di modellismo ferroviario, nella stragrande maggioranza dei casi, non si "lavora" mai in scala esatta. Se si volesse realizzare in perfetta scala 1:87 un impianto come il tuo, servirebbe un capannone per potero ospitare (le curve dovrebbero avere almeno un raggio da 9 metri, per non parlare delle banchine che non potresti farle meno di 4000 mm l'una oppure deviatoi che genererebbero una radice chilometrica).
Detto questo, a me non dispiace come progetto anche se personalmente preferisco le "stazioni passanti" a quelle "di testa".
La struttura in legno è lodevole, peccato solo per i cavalletti, per nulla sicuri per te e per i rotabili (e per eventuali bambini, animali domestici, ecc...)

Un discorso a parte dovrebbe esser fatto per i binari.
Non essendo te non ho la minima idea del perchè tu abbia scelto quelli in foto, sta di fatto che quel sistema è caratteristico di un interbinario troppo grosso! Anche io sto progettando un impianto in H0, però non ho mai preso in considerazione i Roco Line, per il semplice fatto che nel complesso delle cose, l'occhio vuole anche la sua parte (e, di conseguenza, anche l'interbinario dovrebbe essere il minimo possibile...Peco c'è l'ha da 52 mm, che è il migliore fra le marche commerciali di oggi). Stesso dicasi per i deviaoti: a mio parere hanno un angolo di deviata troppo grosso (15° !!!), metre credo non si dovrebbe mai stare sopra i 12° di Peco (io c'è l'ho da 9,5°, usando il vecchio sistema Lima NEM!). Ovviamente sono solo osservazioni ma fossi in te farei un "esame di coscienza" :lol:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Andrea: in costruzione.
MessaggioInviato: sabato 1 ottobre 2016, 18:44 
Non connesso

Iscritto il: sabato 24 dicembre 2011, 17:55
Messaggi: 23
Località: Alatri
:lol: :lol: :lol: :lol:
Sai quante volte, quante sere, quante mattine e soprattutto quante nottate ho provato a fare l'esame di coscienza??!?!?!

A parte gli scherzi, quando ho acquistato i Roco purtroppo non sapevo dell'angolo di deviata, e dell'interbinario ( mi è venuto un dubbio enorme se fosse troppo), ho letto molti forum e parlavano bene dei Roco e quindi ho deciso di fare questa scelta. Per l'interbinario forse hai ragione tu, è un pò largo, ma fortunatamente ho letto che le nuove linee hanno questi più larghi appunto ed io volendo rappresentare una linea abbastanza nuova, forse come realismo ci rientro. Basta guardare questa foto reale
Allegato:
ferrovie-italia.jpg
ferrovie-italia.jpg [ 92.05 KiB | Osservato 4616 volte ]
Allegato:
00801117.jpg
00801117.jpg [ 232.33 KiB | Osservato 4616 volte ]

se immagini un altro binario tra i due, entrerebbe perfettamente, così ho preso le misure ahahahah
Poi leggendo qua e là e vedendo al vero, non tutti gli interbinari sono uguali quindi,lasciamela passare, non farmi fare anche su questo l'esame di coscienza! esco ai pazzi sennò avendo ormai comprato e fissato tutto! :roll: :lol:
I Peco....i Peco non li ho presi perchè codice 75 e questi non mi davano la possibilità di far girare convogli datati 1995/96.

Per quanto riguarda i cavalletti hai assolutissimamente ragione e infatti verranno sostituiti a breve da come penso.

Infine per quanto riguarda il discorso del raccordo parabolico, non ero io a dire che era necessario; infatti neanche conoscevo questo termine. Ho sopraelevato le curve solo ai fini estetici e valutato che tutti i rotabili non deragliassero, le ho fissate. Molto più semplice l cosa :D
Un saluto, Andrea


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Andrea: in costruzione.
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2016, 17:07 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3792
Località: Massa Finalese (MO)
Cita:
i Peco non li ho presi perchè codice 75 e questi non mi davano la possibilità di far girare convogli datati 1995/96.

Con rotabili di solo 20 anni non dovrebbero esserci problemi. Ad ogni modo è vero il contrario! Pare un paradosso, ma i Peco 75 hanno un'altezza tra attacchi delle rotaie e superficie di rotolamento maggiore dei Roco 83, quindi sono in grado di tollerare il passaggio di ruote con bordini più alti! Purtroppo spesso si considera solo l'altezza della rotaia e non anche quella della riproduzione degli attacchi e la cosa trae in inganno!

Per quel che riguarda le intervie, c'è una regola precisa, non è che si fanno le cose a muzzo.

Leggendo dalla manualistica tecnica, e non basandomi su mie elucubrazioni, si può imparare che in piena linea la distanza tra le facce interne delle rotaie deve essere, secondo la norma e la sagoma limite FS, di 2120 mm, salvo maggiorazioni in caso di raggi di curvatura -al vero- inferiori a 250 m. Nelle stazioni, si deve prevedere che una persona possa passare tra due binari occupati da treni, quindi l'intervia è di 2500 mm.
Piena linea, interbinario: reale, 2120 +1435 =3555 mm, in 1:87, 40,86 mm
Stazione, interbinario: reale, 2500 +1435 =3935 mm, in 1:87, 45,22 mm.
Solo in caso di piena linea ad alta velocità (>180 km/h, dovrei leggere documenti moderni) l'interbinario si allarga, ma la cosa suppongo avvenga solo su Direttissima e linee AV.
Poi è meglio seguire le norme NEM, specie in curva, quindi si va sui 52 mm a salire (anche se in rettilineo mi pare sian consentiti 46 mm). Le stazioni poi in genere, specie quelle terminali, sono state progettate almeno 40 anni fa, quindi le regole erano quelle.

Per quel che riguarda i raccordi parabolici si legge testualmente che Il passaggio da un tratto in rettifilo a un tratto in curva non può essere realizzato semplicemente inserendo la curva in modo tale che il tratto in rettifilo le risulti tangente. In queste condizioni, infatti, un veicolo che imbocchi la curva si troverebbe repentinamente soggetto, non appena raggiunto il punto di tangenza, all'intera forza centrifuga corrispondente al raggio di curvatura, così come abbandonando la curva, sarebbe soggetto all'immediato annullarsi della forza centrifuga. Tutto ciò darebbe luogo ad urti dannosi tanto ai veicoli quanto all'armamento e renderebbe praticamente insopportabili le condizioni di marcia. Il fenomeno sarebbe aggravato dal fatto che non si avrebbe modo di introdurre in modo graduale e logico la sopraelevazione. [...][Negli anni '70] la curva di raccordo planimetricamente risponde ad una parabola cubica
y=(x^3)/(6*L*R)
ove R è il raggio di curvatura ed L la proiezione della curva stessa sull'asse delle ascisse [...] [ed è] fissata in modo tale che la pendenza [del raccordo di sopraelevazione verticale dato dalla formula z=h*x/L ove h è la sopraelevazione] sia contenuta entro determinati limiti [dipendenti dalla velocità della linea e sono in un range da 2 a 1 mm/m all'aumentare della velocità. [...]
Ad oggi la curva che si segue è quella clotoidale, ma per il resto cambia poco.

Il modellismo è la riproduzione della realtà, con i necessari compromessi, ovvio, ma non si può (se si vuole fare qualcosa di decente) derogare da certe regole.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Andrea: in costruzione.
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2016, 22:21 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
Messaggi: 211
Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Ciao e656pa,
circa la questione della circolabilità, ti posso confermare che, se realizzato con buona cura, anche un binario in codice 60 riesce tranquillamente a far circolare i vecchi Lima senza traballamenti: quindi non ti preoccupare dei codice 75, andranno benissimo.

Quanto all'interbinario, nella mia Caprazzino per gli interbinari della stazione nascosta (rettelinei) e della stazione principale (raggio minimo 390cm) mi sono permesso di scendere a 50mm, un poco al di sotto della quota NEM. Al contrario, le due curve concentriche della racchetta di ritorno e della rampa ascendente sono separate da un generoso interbinario da 65mm, ma qui il raggio più interno è di soli 63,5cm. Se ti interessa ho un piccolo foglio di calcolo che in base al raggio interno ed a qualche altro parametro può calcolare l'interbinario minimo.

Saluti,
Nicola


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Andrea: in costruzione.
MessaggioInviato: sabato 8 ottobre 2016, 14:33 
Non connesso

Iscritto il: sabato 24 dicembre 2011, 17:55
Messaggi: 23
Località: Alatri
Per quanto riguarda i Peco, all'inizio non sapevo ci fosse la differenza anche tra il fungo e l'attaccatura delle traversine, ne terrò conto per un futurissimo plastico, anche se devo dire che mi sono trovato molto bene con i Roco. Per quanto riguarda l'interbinario, usando i flessibili, si può giostrare e infatti sotto il vostro consiglio , ho modificato il grande spazio tra i due binari riducendolo a 4200mm.
Allegato:
IMG_2741.JPG
IMG_2741.JPG [ 102.58 KiB | Osservato 4285 volte ]

Allegato:
mm.JPG
mm.JPG [ 88.47 KiB | Osservato 4285 volte ]

Per quanto riguarda i raccordi parabolici penso che anche se non sia fatto nelle curve nascoste, si possa pretendere sempre qualcosa di decente; dopo tutto basta che i treni alle curve non deraglino e che le curve a vista abbiano un ampio raggio e una giusta inclinazione per l'effetto visivo.
Lo so che il modellismo è rappresentazione della realtà e per questo vi ringrazio per avermi spiegato e fatto notare quel brutto interbinario, ora mi sento meglio sapendo di aver aggiustato un errore per la realtà.
Inoltre, dopo aver corretto i binari, ho provato a fare i primi invecchiamenti della mia vita.
Portale galleria ( la forma della volta era una prova fatta a suo tempo per come lavorare il forex e non sarà questa quella che metterò definitivamente)
Allegato:
IMG_2728.JPG
IMG_2728.JPG [ 116.66 KiB | Osservato 4293 volte ]

Un ferro uscito dal calcestruzzo
Allegato:
IMG_2725.JPG
IMG_2725.JPG [ 116.95 KiB | Osservato 4293 volte ]

Allegato:
IMG_2726.JPG
IMG_2726.JPG [ 137.04 KiB | Osservato 4293 volte ]


Qui l'invecchiamento ad un pezzetto di muro
Allegato:
IMG_2729.JPG
IMG_2729.JPG [ 104.03 KiB | Osservato 4293 volte ]


E questo il tunnel di servizio/emergenza che affiancherà la Galleria del Curato, ''lunga 15 Km''.
Allegato:
FullSizeRender.jpg
FullSizeRender.jpg [ 115.92 KiB | Osservato 4293 volte ]

Allegato:
IMG_2579.JPG
IMG_2579.JPG [ 99.82 KiB | Osservato 4293 volte ]

Cosa ne pensate? a me non convince tanto quel rossiccio e penso che per dare l'effetto del ferro, ci voglia una terra di Siena naturale.
Ho fatto delle prove riguardanti i colori e le tecniche di invecchiamento (per ora solo con gli acrilici) per quanto riguarda le volte quelle definitive saranno fatte con più precisione


Allegati:
IMG_2728.JPG
IMG_2728.JPG [ 116.66 KiB | Osservato 4293 volte ]
Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Andrea: in costruzione.
MessaggioInviato: sabato 8 ottobre 2016, 18:45 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6195
Località: Bruschi
A me non convince proprio il portale...si vedono le vene del legno compensato, senza contare che profilo di entrata non mi pare che sia esatto...rifallo e guarda gli esempi che trovi nel forum su altri plastici...un ferro così enorme non esce sui portali.
Rifletti...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Andrea: in costruzione.
MessaggioInviato: domenica 9 ottobre 2016, 13:40 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
Messaggi: 668
Bomby il problema è che le curve non sono tutte uguali e che, nella progettazione, si utilizzano coefficienti correttivi che per forza di cose necessitano di un aggiustamento delle condizioni ficiche teoriche. Prova a prendere come esempio un tratto di ferrovia a doppio binario, prendendo le informazioni da Google Earth, dopodichè prova a fare due simulazioni: la prima usando una logica di progetto e la seconda di verifica. Noterai che, in assenza di ingresso parabolico (io ho preso come riferimento la ferrovia Torino-Savona, nella tratta Trofarello-Mondovì, in Piemonte...è una ferrovia vecchissima, risalente a metà '800) che senza una topografia parabolica le condizioni di esercizio (che non comprendono il comfort di bordo) rimarebbero invariate.
Le informazioni riportate sui manuali tecnici delle Fs sono già "farcite" di tutti i coefficienti correttivi del caso. Un ingresso parabolico, se è presente una sopraelevazione e se il raggio di curvatura lo consente, non è sempre necessario. Ovvio, il comfort di bordo ne risentirebbe, ma parlando puramente di calcoli matematici, non è strettamente necessario!

Per quanto riguarda il rispetto dell'interbinario, beh non credo che abbia senso citare in causa esempi tratti da infrastrutture non Fs, se si decide di riprodurre uno scenario tipico italiano. Le norme NEM forniscono dei valori universalmente validi, un sorta di via di mezzo fra le varie tecniche usate in tutto l'occidente (difficilmente, nel redigere le varie tabelle, hanno preso in considerazione ferrovie dell'estremo oriente, tolto il Giappone) per poi redigere un tabulato valido per tutti. Se si decidesse di realizzare un impianto in perfetta scala 1:87 e seguendo le normative tecniche di quel periodo storico che si decide di rappresentare, bisognerebbe ricorrere all'autocostruizone e, per forza di cose, i grandi produttori (Peco, Tillig, Roco per l'Europa ed Atlas, MicroEngineering per gli States) andrebbero in fallimento :lol:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Plastico di Andrea: in costruzione.
MessaggioInviato: domenica 9 ottobre 2016, 17:55 
Non connesso

Iscritto il: sabato 24 dicembre 2011, 17:55
Messaggi: 23
Località: Alatri
Cita:
A me non convince proprio il portale...si vedono le vene del legno compensato, senza contare che profilo di entrata non mi pare che sia esatto...rifallo e guarda gli esempi che trovi nel forum su altri plastici...un ferro così enorme non esce sui portali.

Grazie,
io comunque intendevo soltanto le tecniche di colorazione,pensavo si capisse,in quanto ho specificato che il portale è stato fatto soltanto per vedere come lavorare il forex (non è compensato appunto) e le linee sono state fatte volontariamente. Per quanto riguarda il ferro è stato messo così, solo per vedere la tecnica,poi quello uscirà dai muri e non dai portali. Volevo sapere solo se potessero andare bene quei modi,gli scoli dell'acqua,i muri "consumati",specificando che quel portale non sarà il lavoro definitivo.

Per l'interbinario invece penso ora come misura ci siamo.


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 24 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl